Prague – The Great Dark Nothingness (Under My Bed, Eaten By Squirrels, 2015)

La pluridecennale carriera di Alessandro Viccaro giunge con questo album sul bagniasciuga deserto di Jesus & Mary Chain abbandonandosi ad (ideali) correnti shoegaze (ideali nel senso che talvolta bastano semplici sussurri per evocare burrasche) regalandoci un lavoro maturo e ponderato il necessario. Certo, a cercare le pulci, un disco come questo sul finire degli anni novanta avrebbe gridato al miracolo, mentre oggi risulta alquanto controtendenza rispetto alle oblique astrazioni di Heroin In Thaiti tanto quanto all’ eclettica smartness della Boring Machine, ma tutto sommato chi se ne frega. Un disco è bello perchè piace e il lento e sofferente incalzare dei Prague ammalia fin dal primo ascolto. Una progressione dolce e melodica, ma appuntita nella rarefatta scarnificazione degli strumenti. Indie folk per tutte le stagioni, anche quelle degli anni passati. Molto piacevole.