Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs – Death Hilarious (Rocket, 2025)

I Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs (Pigs x7) sono una band heavy rock, con un approccio stoner abbastanza marcato, provenienti da Newcastle upon Tyne.
“Death Hilarious” è il loro quinto disco in meno di dieci anni.

Il nuovo album è figlio di fascinazioni anni 80 più che 90, con distorsioni cattive, ma mai così devastanti.
L’unico pezzo propriamanete stoner, è la debordante e monolitica “Detroit”. La cadenza minimalista e ossessiva dei suoni è un menhir
Il resto del disco è heavy rock, spesso associabile a metal interpretato in maniera libera. Non siamo di fronte a un capolavoro, ma la produzione è buona e corposa. Le canzoni ci sono, soprattutto, quando si inizia a correre. Il pezzo forte, però, è la cavalcata post nu metal (nuovo neologismo?) di “Glib Tongued”. La collaborazione qui è di spicco: EL-P (1/2 Run The Jewels e tanto altro). In questo pezzo rock, noise e rap si fondono come nella miglior tradizione di metà anni 90, ma senza patine glitterate e felpe A.D.I.D.A.S..

La seconda parte del disco è più canonica e spinge più sulla “carogna” che su composizione e/o creatività. Lo capiamo subito dalla “motorheadiana” “The Wyrm”: dritta come un punk, sferragliante come il metallo. La successiva “Carousel” va nella dimensione, ma sono i Black Sabbath a venire alla mente. La conclusione è affidata alla cavalcata “Coyote Call” e, soprattutto, a “Toecurler”. Questa è una lezione di heavy rock da manuale. I riff richiamano il blues, ma la distorsione affonda nei 70s’. Le vibrazioni arrivano fino allo sterno dell’ascoltatore ed è questo quello che si cerca in band come questa.

In sostanza, i Pigs x7 raggiungono l’obiettivo di farsi ricordare come un’ottima band heavy moderna. Affondano le loro radici nella tradizione e guardano al futuro con malcelato malessere, come nella miglior tradizione chiassosa.