Pierre Bastienne – Visions Of Doing (Westernvynil, 2008)

pierrebastienvisions

Pensavo che la Westernvynil fosse per il pop di gusto o comunque per la musica easy listening e tutto sommato la era e la è, pensavo fosse per la melodia e infatti, nulla da dire, tutto vero e parliamo di un buon CD pur non trattandosi certo di un capolavoro. Pierre Bastiene è un buon musicista che stampa un lavoro di musica melodica e malinconica. Si parte con una "saudade" tutta francese eh sì, non so se il nostro Bastienne sia transalpino o no, ma il taglio della sua musica è quello di molto post-rock melodico e un po’ triste, che è un po’ lo stile della "repubblica baldracca" come la chiamava qualcuno. Canzoni "filmiche" anzi "cinematiche e sognanti" come scrive uno dei più autorevoli consociati di queste pagine e sfido chiunque a dire che non sia musica di questo tipo. Si tratta spesso di piccoli abbozzi suonati con una marimba o come diamine si chiama quel vibrafono di bambu che vostro fratello (quello che "afro anche io perché fa troppo multietnico") ha in casa, strumenti a corde assortiti (anche se in molti pezzi la marimba domina) e poco altro. Le tracce sono lasciate molto scarne il tanto che basta per fare una colonna sonora vagamente etnica. Il risultato a tratti non è male per nulla, ma a volte sembra un po’ accessorio, soprattutto se non corredato di immagine e questo là dove invece altri gruppi reggono anche da soli. Un tipo di atmosfera sonnolenta e annoiata mi ha ricordato un po’ alcune vecchie uscite Too Pure e Bristol in genere, quindi visto che non posso citare i Pram perchè sennò Casari mi cazzia, menzionerò solo la città e quel giro di gruppi anche se qui tutto è un po’ più ridotto all’osso e purtroppo meno incisivo. Il disco è piacevole e si fa sentire tranquillamente, mi ha fatto venire anche la curiosità di vedere i cortometraggi a cui si accompgnerebbero le tracce per capire se con il supporto della pellicola rendono di più, resta comunque una buona raccolta di estratti da colonne sonore "minimali" in piena linea con l’idea del lavorare in video8… certo poi se uno pensa che in video8 Derek Jarman ci ha fatto In The Shadow Of The Sun e compagnia bella… beh, viene da pensare "minimale un par de palle", ma questo l’ho scritto solo per farvi vedere che ho fatto il DAMS e che nel vostro salotto potrei pure citare tutti i titoli dei film di Godard ruttando. Nel calderone potrebbero starci anche dei Tortoise ridotti allo stelo, ma tutto sommato credo che il resto delle coordinate mettano già a fuoco le fotografie di Visions Of Doing.