PAQ – Block Notes (Neguse Group, 2010)

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Nel continuo rimando di riferimenti che scatta nella mia testa quando mi metto ad ascoltare un disco, c’è la solita frase "assomiglia a… sembra di ascoltare i… ricorda parecchio…". Ora, dopo qualche minuto che Block Notes mi girava nelle orecchie ho pensato, non so se a torto o a ragione, a Pascal Comelade. A parte questo, la musica di PAQ, al secolo Andrea Rusconi, è semplice, giocosa, sghemba, non troppo malinconica, ma neanche troppo allegra, tipo le colonne sonore del carosello, tipo un Moondog da cameretta.
Il disco nell’insieme funziona, a suo modo è lounge in bassa fedeltà, ma anche freak e psichedelico. E’ strano da descrivere, verrebbe da dire che con altri suoni, meno giocattolosi, potrebbe essere migliore, ma forse parte del suo fascino risiede proprio in questa indeterminatezza sonora di fondo. A lungo andare, quando un po’ di monotonia sembra emergere, arriva in soccorso la tromba di Elia Conti a riequilibrare le cose. Block Notes esce per un’etichetta giapponese e pensandoci bene non poteva essere altrimenti.