Papier Tigre – S/T (Collectif Effervescence, 2007)

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Disco che gronda Chicago, Washington e indie / math rock metà '90 da tutti i pori. Potremmo indicare, non tanto per pigrizia del comunque pigro recensore ma perché effettivamente il suono è quello, June Of 44, quelli di Anahata per intenderci, e gli ultimi Fugazi e più o meno avremo tracciato le linee tra cui il trio francese, di Nantes per la precisione, si muove. Certi passaggi ricordano, tanto per fare nomi di qualcuno geograficamente più vicino a noi, i Red Worms’ Farm, in particolare la voce e certamente il fatto che anche qui siamo in presenza di un trio senza basso e con due chitarre aiuta in questo senso.

Ma, mentre gli italiani tendono alla canzone breve e al riff ripetuto, e quindi all'esplosione di energia, i francesi puntano su "partiture" leggermente più complesse, che non vuol necessariamente dire più efficaci, ma semplicemente brani appena appena più strutturati e poco più lunghi. Va sicuramente detto che questo disco potrebbe essere benissimo uscito nel 1997, e ciò può rappresentare allo stesso tempo un limite, per chi è costantemente alla ricerca del nuovo che avanza a tutti i costi, o un pregio, per chi, e io sono tra questi, con certi suoni guitar oriented ci va a nozze. Insomma, un buon disco, consigliato agli amanti del genere, chi apprezza i gruppi citati qualche riga più in su non si può sbagliare, la pasta del trio è ottima e le idee anche e, in ogni caso, è molto forte l'impressione che Papier Tigre dal vivo possa regalare sorprese anche ai più diffidenti.