Nudist – See The Light Beyond The Spiral (Santavalvola/Taxi Driver/Shove/Deathcrush/Oniric/DioDrone, 2015)

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Nella più contemporanea tradizione sludge, il viatico dei nostrani Nudist fuoriesce istantaneamente dall’atmosfera come attacca l’apripista Horror Vacui. Immediatamente veniamo colpiti da detriti alla deriva da galassie lontanissime, ma a dispetto dell’algida metafora la musica è tutt’ altro che priva di anima. Anzi. I continui break e arpeggi donano un respiro che indubbiamente avvicina alle paturnie di chi è abituato a tali stridori. Ma ciò che colpisce maggiormente e soprattutto emoziona è il particolare gusto e rimando all’ epica vichinga tipica di certo heavy metal moderno. Certamente (e meno male) non stiamo parlando né di Falkenbach né di Moonsorrow, ma indubbiamente le tastiere all’unisono con gli strumenti elettrici colpiscono e alleggeriscono un’atmosfera a dir poco irrespirabile. I Nudist riescono e vogliono sorprendere, allestendo ecosistemi continuamente mutevoli e alieni, ma pur sempre suggestivi e mai, assolutamente mai scontati. Bravi, bravi davvero.