Mulatu Astatke – Mulatu Steps Ahead (Strut, 2010)

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Mi sono avvicinato quasi per caso alla musica di Mulatu Astatke giusto poco prima di ascoltare questo suo nuovo disco e sono rimasto da prima un po' stupito e poi folgorato: parafrasando il ragionier Fantozzi Ugo, l'ethiojazz è una figata pazzesca! La formula magica che prevede jazz afroamericano più musica etiope ha del miracoloso…
Paragonato al quarto volume della serie Ethiopiques (disco che lo ha reso celebre ad un pubblico più ampio grazie alla colonna sonora di Broken Flowers di Jarmush) questo Mulatu Steps Ahead non perde quel suono magico e quasi ancestrale, anche se i venticinque anni di distanza e la diversa qualità della registrazione non si possono non notare; a differenza del disco con gli Heliocentrics però non ci sono quelle "commistioni" col moderno che non mi hanno convinto del tutto, qui è Mulatu ad avere in mano il pallino e si sente eccome: nessuna riedizione o autocelebrazione, questo è un nuovo disco in tutto e per tutto (il primo in vent'anni) e merita davvero un ascolto per la qualità dei brani, che uno dopo l'altro mostrano un signore alla soglia dei settant'anni ancora capace di sorprendere col suo vibrafono.