Delicato ma penetrante, il lavoro di Mirko Santoru ritorna con il progetto MSMiroslaw che già avevamo apprezzato nel 2013 (Rebirth Invocations). Registrato nella cava di Nasprias in Sardegna il disco si snoda attraverso un incrollabile salmodiare ascensionale dove ancora una volta è protagonista il sacred horse: un teschio di cavallo trasformato dall’artista in uno vero e proprio strumento a corde. Impossibile non farsi trascinare dal flusso sonoro che attraversa le cinque tracce del lavoro: una corrente calma, ma inarrestabile, con il pelo leggermente increspato da venti contrari che impercettibilmente spostano il nostro viatico dal centro verso le oscure sponde. Se siete rimasti stregati dagli Hermetic Brotherhood Of Lux-Or o se avete mai ascoltato i Plasma Expander qui troverete pane per i vostri denti. Spegnete la luce, fate partire la prima traccia e godetevi l’infinito. Magari succhiando pane carasau intinto in un bicchiere di Canonau.
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