M.B. – I.B.M. (Final Muzik, 2012)

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Continuano le ristampe della serie Final Muzik Eighties e per la terza uscita arriva in catalogo addirittura Maurizio Bianchi con una cassetta del 1980 inizialmente uscita come edizione privata e ben presto circolata in varie forme più o meno ufficiali fino ai giorni nostri: il CDr stampato professionalmente rende di nuovo disponibile questa ora di puro delirio sonoro. I.B.M. già dal titolo lascia spazio a suggestioni di natura tecnologica e infatti i due brani, che corrispondono poi ai due lati della care vecchie C60, sono intrisi di suoni vicini a un’ottica sci-fi riletta però alla maniera del nostro. Sintetizzatori analogici e nastri sono i pochi ingredienti che Bianchi utilizza per comporre questa suite molto rumorosa e straniante nel suo stile “primo periodo” che lo ha reso famoso: accenni di melodie che si incantano, variazioni sonore con picchi improvvisi, qualche modulazione scassa timpani e soprattutto tanto gusto nella composizione del “rumore”; in pratica l’ascolto non è così distante da quello delle cassette con dentro i programmi del Commodore 64. Come sempre con Bianchi, entrati nel mood sonoro noterete una forte componente onirica/psichedelica, che è poi la caratteristica che spesso mi fa apprezzare questo tipo di musiche. Sono passati già ventitré anni dall’uscita di questo disco, ma non è assolutamente invecchiato.


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