Maurizio Abate & Luca Venitucci – Peace and Pleasure (Kohlhaas, 2025)

Flexible space for arts, sounds and music, questo era Standards Studio a Milano. Uno spazio dove il suono era catalizzatore di incontro e viceversa, uno spazio dove, nel febbraio del 2019, si sono incontrati Maurizio Abate e Luca Venitucci (fra le loro espressioni ricordiamo Ossatura ed Eternal Zio). Sei anni dopo Kohlhaas se ne esce con una testimonianza di quell’incontro, traslata in cinque brani e titolata Peace and Pleasure, a testimonianza dell’atmosfera che quelle mura trasmettevano. Insieme a loro a far man forte allo scambio troviamo Roberto Laneri e Paolo Botti in alcuni brani, riuscendo a mantecare tre quarti d’ora abbondanti di un suono soave, spirituale e poetico.
Un suono libero che si muove tra psichedelia gentile, jazz aereo e meditazione, tanto che non sarebbe fuori luogo utilizzare queste musiche per pratiche ascetiche o di trascendenza. A colpire è la purezza e la semplicità con il quale i suoni si sovrappongono a creare insiemi leggeri ed avvolgenti, che sembrano bucare letteralmente le divisioni stilistiche o di genere musicale diventano semplicemente suono nel quale perdersi.
Weave of Threads è un brano di una bellezza toccante, disarmante quasi. Suoni semplici che ci entrano nel cuore tramite una chitarra ed uno zither credo, non mi vorrei addentrare sugli ingredienti tanto centrato il risultato, per il quale non trovo nient’altro da dire che grazie.
Già, perché è un regalo questo, del resto nessuno era obbligato a stampare un’ombrosa registrazione di 9 anni fa, soprattutto con tutta la sovrapproduzione musicale odierna, nella quale si è all’eterna rincorsa dell’ultimo ascolto (o dell’ultima produzione delle quale scrivere): ma per fortuna ancora una volta ci si trova in sintonia con persone che semplicemente sanno colpire al cuore e con un’idea di suono, di produzione, di stampa e di presentazione riescono ad estraniarci dal mondo per viaggiare in maniera magica, fuori dagli standard.
Di Aether è difficile parlare, che inizia come se stesse sbriciolando la luce stellare e ci gira intorno per sedici splendidi minuti nella miglior tradizione psichedelica, tanto che continuiamo a percepirne il luccichio intorno a noi per tutta la durata.
Un bellissimo ricordo, una splendida immagine da parte dei musicisti per un luogo che non ho mai avuto la fortuna di frequentare ma che ancora trasmette energia anni dopo la sua naturale conclusione.
Peace and Pleasure, chiaro, onesto e bellissimo.