Mata – Archipel{o}gos (OFN, 2019)

Torrida industrial, ma di gran classe e tiro. Pezzi costantemente sotto tensione, ma al contempo ballabilissimi. Incursioni ebm interrotte da contatori geiger impazziti che ben si amalgamano nell’ atmosfera post atomica e tribale. Archipel{o}gos è un disco antico, ma moderno o meglio, è una rilettura moderna e tirata dei migliori Clock Dva e Front 242. Insomma quell’elettronica industriale che si è sempre ballata da sopra il quarantacinquesimo parallelo. Ma non si creda che i Mata siano così schematici o squadrati: imprevedibilmente i clangori metallici vengono spesso interrotti da disturbi radio e pattern asincroni. La dance del dopo mondo: come dimenticare le vignette post nucleari del compiantissimo Bonvi? I Mata hanno fatto un album magnifico e completo, in grado di mettere d’accordo tanto i fans di Nine Inch Nails quanto quelli di Chemical Brothers o Einsturzende Neubauten. Risultato non da poco e soprattutto ottenuto utilizzando in prevalenza percussioni acustiche anche in modo non strettamente ortdosso. Segnateveli, trovateli, comprateli: Archipel{o}gos è un disco prezioso e adatto a tutte le stagioni.