Massimo De Mattia – Mikiri+3 (Setola Di Maiale, 2011)

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Si tratta di un disco decisamente anomalo per il catalogo della Setola Di Maiale, non tanto per la grande fruibilità del lavoro, quanto più per la tipologia di disco del quale stiamo parlando. In fin dei conti nulla di strano, ogni tanto Stefano Giust ci aveva già abituato a sortite fuori del giro free-impro che l'etichetta del nord est ha sempre promosso senza tregua. Nel caso di Massimo De Mattia ci troviamo invece davanti ad un lavoro molto classico in cui un ensemble di sette elementi si cimenta in una serie di pezzi propri e di cover arrangiate e registrate in modo molto “leccato”, senza la minima sbavatura, in modo volutamente “classico”.
Dietro ed insieme al flauto del leader troviamo percussioni, voce, banjo, chitarre, batteria, piano, accordion e basso. Il flauto oltre a rendere il tutto ampiamente fruibile, caratterizza le composizioni in modo marcato e tradisce un gusto jezzeuse che alcuni di voi non potranno fare a meno di amare. A tratti le composizioni eseguite dal gruppo di De Mattia risente fortemente del jazz prestato alle colonne sonore e dell'influenza degli anni Settanta, a tratti mi è persino parso di scorgere alcune cose dei vecchi film sonorizzati da Morricone. Un lavoro molto melodico, classico e particolarmente piacevole.