Ero rimasto allo strabiliante Historia Natural perdendomi il successivo Infame Golpazo en Keroxen nello storico dei Los Piranas, power trio cumbiero de Colombia composto da Elvis Alvarez, Mario Galeano e Pedro Ojeda. Sembra essere questa l’ennesima opportunità per aver successo nella vita parafrasando il titolo, che El nuevo Prometeo coglie quasi barcollando e sfiorendo rallentando il ritmo. Una sorta di disfacimento, un suono che sembra filtrato da una vecchia radiolina pur mantenendo un suo arrembante groove. Il sentore è quello di un mondo latino di b-movies, tra faccendieri ed avventurieri, manigoldi e latin lover a ballare di sottecchi. Il trio ben riesce a mischiare le carte come nel mexican-lounge di Despectiva caridad, assolutamente irresistibile nelle sue rifrazioni, anche se la sensazione è che manchi quell’ardore garage di un tempo ed i brani siano più estesi che ficcanti e sorprendenti. L’idea che sale spesso è quella di un eterno trenino che macina nella giungla, instancabile anche se inquadrato su binari piuttosto ordinari. Percussioni, tromba e garra in Pateando culos, che grazie ad un effetto eco riesce a pestare il dovuto in un acuto che finalmente morde, seguito dal flipper legnoso di Bájenle a la matricula. Il lento finire del disco lascia la bocca un po’ amara, quasi che i pendencieros del Latin siano più stanchi che intriganti, per un’opportunità che forse non sarà quella della svolta.
Los Piranas – Una Oportunidad más de triunfar en la vida (Glitterbeat, 2025)
