Likane Leppäne è un musicista finlandese, da Oulu, città il cui nome significa acqua straripante e porta nel suo stemma quella che sembrerebbe essere un’aringa. Lontano dagli stereotipi riesce ad esprimersi in un mondo che sembra essere creato ad hoc, infernale, bruto e sarcastico, in linea fra dramma ed ironia. È stato Yoan di Solium Records a contattarmi per farmi conoscere la sua produzione, su consiglio de La Furnasetta. Visti e considerati i mandatari del consiglio è stato quindi un piacere esplorare il suo mondo in una conversazione con il rapper e musicista Likane Leppäne, monicker che potremmo tradurre come sporco ontano. A voi la linea!
Ciao Likane Leppäne, piacere di conoscerti! Dopo aver ascoltato l’album su Solium Records ho iniziato a immaginare che tipo di contesto e viaggio attraversi in Finlandia. Horror, Memphis, Satana e Oulu, Black Metal. C’è qualcos’altro che dovremmo sapere per dare un senso al groviglio di suoni che è Saatanallista Saundia?
Yo yo piacere di conoscerti! Direi che oltre alle cose che hai menzionato Saatanallista Saundia e la maggior parte delle cose che faccio come artista ruotano attorno a problemi di salute mentale, traumi ed ansia con cui ho a che fare regolarmente. A livello politico è anarchico, antifascista e femminista e ha a che fare con l’essere completamente deluso ed arrabbiato con il mondo e la società per tutte le stronzate che stanno succedendo, essere sottomessi a un’esistenza senza senso in una squallida macchina capitalista e persone che si feriscono e distruggono a vicenda il loro ambiente e se stessi per niente. C’è anche l’aspetto più da fumetto/film horror di serie B e le canzoni dell’album sono praticamente 50-50 merda seria e 50 merda diabolica non così seria. Quando si parla di suoni c’è un’enorme influenza del rap di Memphis degli anni ’90 ma anche rumore, hardcore punk e influenza black metal nella voce e nella qualità del suono ed in alcuni dei temi dei testi.
Likane Leppäne – L.I.K.A.N.E. pt.2
Il mood del tuo album è dark e non lesina nell’unire mondi diversi, con voci che in qualche modo sembrano diventare una parodia o un canale aperto dall’inferno, staccandosi dalla comunicazione verbale per entrare in un’allegoria che mostra una connessione tra mondi. Per Likane Leppäne è importante il messaggio o lo stile? Se, da madrelingua italiana, mi sento scosso, divertito, preoccupato e turbato da un tuo album, pensi che l’effetto possa essere definito riuscito?
Il messaggio e lo stile sono molto importanti, credo, ma cerco di evitare di andare troppo oltre. Ho un messaggio politico, ma cerco di stare attento a non farlo diventare una predica o un sermone, non voglio mettermi al di sopra degli altri né cercare di imporre la mia opinione. Per esempio, penso che i punk più fanatici e gli appassionati di black metal prendano la loro merda così seriamente che diventa ridicolo e più , come una setta cristiana rinata che si masturba con la sua ortodossia quando penso che dovrebbe riguardare solo la rottura delle regole e l’essere contro le gerarchie. Invece stanno solo costituendo i loro sistemi con regole e gerarchie rigide e diventano semplicemente un’ombra dell’ordine esistente a cui avrebbero dovuto resistere in primo luogo. Se la mia musica evoca emozioni negli ascoltatori, ho avuto successo in qualcosa, ma non ci penso così tanto quando faccio musica.
Il rap e la sua poetica si basano principalmente sulla crescita e sul successo, per sé stessi o per la crew. L’inferno è una conseguenza diretta di un’ascesa fallita o il rap è il modo per salvarci dal paradiso?
Non sono certo di cosa intendi ma penso che il paradiso e l’inferno non siano qualcosa che ti aspetta dopo la morte ma più come ciò che accade sulla terra ogni giorno con tutte le cose belle e brutte che accadono. La crescita è qualcosa che accade ma devo dire che odio fottutamente come soprattutto alcuni rapper finlandesi si siano affermati come un’altra storia di successo commerciale con le loro facce sulle pubblicità di McDonald’s e suonando in grandi festival mainstream e canali radio alimentati da grandi aziende di media. Non ha nulla a che fare con il motivo per cui mi piace questa musica, per me si tratta di essere contro tutta la noiosa merda calcolata che viene spinta sul mainstream mentre i rapper che hanno risalto stanno diventando parte di ciò. Le storie di successo raffinate e cliché sui media e sui social media e ovunque sono una delle cose che odio di più della società odierna.
Il Black Metal è un affare estremamente evocativo e poetico visto da lontano, che sembra innestato su malessere, sfogo e rivolta, in qualche modo una reazione punk a una vita di merda. Com’è la situazione a Oulu? Sei attivo da sette anni in termini di registrazioni… c’è luce oltre l’oscurità?
Sono attivo con i Likane Leppäne da solista da dieci anni ormai, per essere precisi. Nel centro di Oulu c’è un graffito vecchio di decenni sul quale è scritto “Paska kaupunni” che significa “Città di merda” con un errore di ortografia e viene ancora ridipinto di tanto in tanto, ma nel giro di pochi giorni qualcuno lo rimette a posto. Penso che questo dica tutto sulla situazione a Oulu. Quando parlo di luce e oscurità la mia musica si sofferma sulla sensazione che non ci sia luce alla fine del tunnel.
Che tipo di scena e di pubblico esiste a Oulu per la tua musica? Riesci a essere trasversale o i tuoi seguaci sono delineati in tribù? Quale contatto tra Memphis Rap e Black Metal, insomma due mondi che non sembrano avere nulla in comune?
Generalmente mi capita di suonare a concerti rap/sperimentali tenuti da punk in locali fai da te a Oulu e altrove in Finlandia, oltre che nei due tour europei degli ultimi due anni, questi i posti più comuni per me. Il pubblico principale è punk o persone a cui piace anche la musica rap, ma anche hip hopper, techno raver e tutti i tipi di persone alternative. A un concerto c’era questo gruppo di giovanissimi goth con vestiti di lattice nero e trucco. Ad Oulu suono principalmente in un locale diy chiamato Tukikohta in concerti che organizzo da solo. Non è una città molto grande, un po’ lontana dalle altre città più grandi della Finlandia meridionale, quindi le cerchie sono piccole e le persone si conoscono abbastanza. Anche a causa della distanza la città ha il suo genere di scene musicali e non è così alla moda come a volte a Helsinki, per esempio. Vado principalmente a concerti punk o a tutti i tipi di concerti organizzati da punk, che siano hardcore, folk, metal, sperimentali. A volte anche a rave techno, ma ultimamente non così spesso. Ci sono diverse organizzazioni culturali diy che organizzano concerti di tutti i generi. Penso che il rap di Memphis e il black metal abbiano molto in comune, come i temi satanici e i beat dark lofi, ma non credo che le scene abbiano molto in comune. Voglio dire, in Finlandia c’è un piccolo numero di persone, forse 10-20, che fanno rap di Memphis e sono sparse per il paese in diverse città e non ho molti contatti con loro. La scena black metal d’altro canto è fottuta almeno in Finlandia, ci sono buone band musicalmente ma un sacco di nazisti e stronzi nervosi. Oltre all’influenza musicale che ho ricevuto da quando ero molto preso dal genere negli anni dell’adolescenza, non voglio avere niente a che fare con quella merda.
Cos’è la musica per Likane Leppäne? Necessità, gioco, espressione o sfogo?
Mi ha sorpreso un po’ quanto questo progetto sia diventato personale, è quasi come se qualcuno si fosse attaccato a me e avesse canalizzato una parte della persona che sono attraverso il gioco e la catarsi.
I film horror sembrano essere una delle tue grandi influenze. La Finlandia, come tutto il nord, sembra essere una realtà propizia per storie che rasentano l’horror. Hai mai provato a unire musica e cinema? Pensi che ci sia la possibilità di dare una vita visiva alla poetica di Likane Leppäne? Hai qualche consiglio sulle mostruosità finlandesi in questo campo?
Ho fatto un paio di video musicali, fra i quali ti consiglierei quelli realizzati con Kalliit Tuotannot, L.I.K.A.N.E. e la canzone Murruin en luutunut di Laua Rip con me, ma ce ne sono sicuramente altri con questo tipo di ispirazione. Sono un grande fan dei film di Lucio Fulci e dei film horror italiani degli anni ’70 e ’80, le mie cose preferite provenienti dall’Italia, insieme a Goblin ed all’ Italo disco. In realtà non ci sono molti film horror finlandesi, è un piccolo paese, una piccola regione linguistica e non ne ho visti di buoni. Ma da quello che ho sentito, Moonlight Sonata e The White Reindeer meritano di essere visti. Inoltre, anche se è più un film d’azione in stile Akira Kurosawa virato strano, posso consigliare il film Samurai Rauni Reposaarelainen.
Laura Rip feat. Likane Leppäne – Murruin, en luutunut
L’idea che l’Europa centrale ha della Scandinavia in generale è quella di una terra che con l’arrivo dell’inverno è pronta a oscurarsi per far uscire umori e sensazioni in modo più disordinato. In Finlandia, invece, c’è Babbo Natale. Non c’è forse la voglia di brutalizzare la cartolina con l’oscurità?
La Finlandia in realtà non fa parte della Scandinavia ma dei paesi nordici, anche se i legami culturali con i paesi scandinavi, in particolare la Svezia, sono evidenti. Non so esattamente come ci influenzino il lungo inverno e l’oscurità, ma c’è l’idea stereotipata della neve, dell’oscurità, del bere pesante e delle persone molto introverse che non esprimono emozioni se non quando sono ubriache come una bestia e cantano al karaoke in un piccolo pub durante il fine settimana. Ha un certo contatto con la realtà, ma non è esattamente così semplice. A volte ho pensato che poiché l’interazione comune sia stata tradizionalmente così rigida, ciò abbia portato a forti movimenti di controcultura e alla musica che funge da sfogo, forse un po’ come in Giappone. Che tu guardi il black metal finlandese, l’hardcore punk o persino la psy trance finlandese nota come suomisaundi, è una roba da pazzi che salta alle stelle. Personalmente odio il Natale e in effetti una volta ho fatto questa cartolina di Natale con un pentagramma che ha un cappello da elfo su uno dei suoi corni e il testo “Satana viene anche per i tuoi figli?”.
Sono rimasto davvero sorpreso dalla traccia posse contenuta nell’album, Näen unia kuolleista e in generale dall’unione tra le diverse voci dell’album. Vuoi presentarmi gli ospiti presenti nell’album per ricostruire un po’ la scena di Oulu?
Gli altri rapper della traccia sono Nuori Jaeroo che è di Lapua South Bothnia ma vive a Oulu, Lil Sel è di Oulu ma ora vive a Helsinki e Mora, che è di Kuusamo, ad est di Oulu vicino al confine con la Russia. Deadwölle infine è di Pudasjärvi un paio d’ore di macchina a est di Oulu e vive anche lui a Oulu. Non la definirei una scena, più come un gruppo di amici. C’è una scena rap a Oulu ma io non c’entro molto, hanno un’angolazione diversa dalla mia sul genere.
Ti sei occupato di tutte le produzioni? Che tipo di elaborazione ha avuto l’album?
Ho fatto tutti i beat su FL Studio tranne uno che in realtà è rubato ma non ditelo a nessuno. Ho registrato tutte le mie voci nella mia sala prove ad Oulu ed il mio amico Misokisti ha mixato tutte le tracce, mentre dopo il processo di mixaggio ho rovinato i mix con alcuni plugin di rumore di cassette ecc. Ho anche disegnato la copertina, Solium ha fatto il layout ed ha realizzato le cassette.
Solium Records ha più di un legame con l’Italia… speranze di vederti dal vivo alle nostre latitudini per caso?
Spero un giorno! Non mi piace volare e cerco di evitarlo anche per via della merda ambientale e la distanza tra Finlandia e Italia è piuttosto lunga quando si viaggia via terra, ma sarei sicuramente interessato perché adoro un sacco di film e musica italiani. Poi ho in programma di fare un tour nei Balcani a novembre 2025 e probabilmente un giorno in Nord America e Giappone.
Grazie mille per la tua disponibilità Likka Leppäne, se vuoi aggiungere qualcosa è il tuo momento, il foglio è tuo!
Grazie per l’intervista e per i complimenti alla Solium records, a Laua Rip, a Misokisti e a tutte le persone adorabili con cui ho suonato, fatto musica e trascorso del tempo!