Lambrini Girls – Who Let the Dogs Out (City Slang, 2025)

Siamo al terzo step della carriera per le Lambrini Girls da Brighton.
Prima i pezzi autoprodotti(molto bene, per quello che conta il nostro parere, asciutti ed essenziali anche come arrangiamenti),poi altri singoli dati in mano all’ottimo deus ex machina dei Gilla Band. E qui gia’ si cominciava a capire che, tolta la voce della cantante e messa al suo posto quella del frontman degli IDLES, i pezzi delle due biondine non sono altro che pezzi dei primi IDLES con voce pero’ femminile. Non cose da fare i salti di gioia, ma considerando quel che e’ stato il debut album Brutalism e quel che i miei quattro concittadini hanno fatto girare poi dopo quella bomba, neanche una cosa da strapparsi i capelli… Insomma, poteva andare peggio, decisamente.
Nel frattempo la City Slang decide di fare shopping a Brighton e si porta a casa i notevoli DITZ (recente opening act del tour proprio degli IDLES) piu’ appunto le Lambrini Girls, cioe’ quel che manca nel loro roster per quella fetta di mercato e di pubblico devoto ad Amyl and the Sniffers. Poi decide che Rhode Island e’ il posto giusto per tutti, specialmente lo studio di registrazione di Seth Manchester, uno con molto hype in questo periodo.
Questo debut album esce proprio da Rhode Island e si sente la voglia di farne un prodotto di respiro internazionale.
Una decina di tracce e dalla quarta in poi non e’ proprio una passeggiata arrivare fino in fondo. Facili da suonare e da canticchiare ai loro concerti, alla fine quello che vogliono fare nei live e’ proprio questo. La cantante e chitarrista vuole metterla spesso sul politically incorrect e parte con sermoni nei suoi live. Non siamo proprio belle personcine pronte a farci insegnare la vita da due ragazze appena spuntate dal nulla, quindi dopo un’attesa snervante di un’ora (non per colpa loro, i bristoliani la domenica a mezzogiorno non si alzano neanche se arriva Gesù Cristo in persona) al terzo pippotto con tanto di comandi su come disporsi tra il pubblico ce ne siamo andati verso casetta e dando per conclusa la pratica Lambrini Girls.
Non abbiamo ascoltato subito le vecchie e inossidabili cose delle Slits, ci siamo presi qualche giorno di tempo. Le Slits facevano un altro sport,mettiamola cosi’.
Oggi le Witchfever, le Dream Nails e le mie adorate Judy and the Jerks fanno un altro campionato.
“il secondo album e’ sempre il piu’ difficile… per te che sei una schiappa!”, cantava La Tosse Grassa in uno dei suoi immortali capolavori che ci mancano da pazzi.
Come per le due Wet Leg, sto qua seduto sulla riva del fiume ad aspettarle.
Tanto anche ad agosto non ci sono mai zanzare qua.
Da Lambrini Girls a Landini Girls e’ un attimo…