I Julie’s Haircut festeggiano il loro trentennale di carriera con l’unico live del 2024 sul palco del Rock In Liri, in concomitanza con il decimo anniversario del festival frusinate. Un set denso e visionario in cui le canzoni sembrano possedute da uno spirito sciamanico dispiegandosi a cuore aperto in lunghe jam session che strabordano fino a disperdersi in levitazioni cosmiche. Un flusso che lentamente sale sussurrando per raggrumarsi in corpose consistenze sinusoidali, ma che poi esplode improvvisamente facendo breccia nell’ipnosi collettiva generata dal suono con chitarre surriscaldate dal rumore. Un passo dopo si acquieta ma solo per storditi e seguire diramazioni differenti, mettendo in campo un range espressivo ampio e molto incisivo. In questo senso ha un effetto dirompente l’attacco “suicide” di Sorcerer.
Ma sono anche molti altri i momenti topici del lungo live suonato senza risparmiarsi, tra cui i tribalismi jazzati di Pharaoh’s Dream oppure il post-punk di The Fire Sermon, o ancora il vortice chitarristico di Deluge che poi viene assorbito da un’implosione estatica travolgente e con un ottimo senso del vuoto da lasciarti piacevolmente disorientato. L’inedito The Extinction of The Sun (video in basso) arriva a spazzare via tutto come un magma che lentamente viene avvolto da una pensate coltre drone, rumorosa e astrale, chiudendo come meglio non si poteva. L’encore è una magnetica versione di oltre 11 minuti di Fountain che lascia il pubblico totalmente sazio e appagato.
Un set di gran livello di una band in ottima forma a cui non non si può che augurare di poter continuare così per altri trent’anni, e oltre. Buon compleanno Julie’s Haircut.
Foto e video di Massimo Onza