Jeff Gburek – Eyeless: Microtonal Mandolin (Ramble, 2024)

Di Jeff Gburek vi abbiamo parlato già in un paio di occasioni e torniamo sul pezzo per questo live registrato alla Galeria Baszta di Zbaszyn, in Polonia, nel giugno dello scorso anno. Mandolino alla mano, microtonale nell’intento per cinque brani improvvisati attorno alle sculture di Jaroslaw Bogucki, delle quali il Narciso (e chi se no?) si prende l’onore della copertina. Numerati in crescendo e tutti nominati Eyeless, senza occhi, ciechi i brani in questione, che ci raccontano di un certo passato, di tensioni e passioni, grazie a suoni che rimangono ascrivibili al mondo della musica tradizione e di quella classica, traendo dai due poli grandezza e verità. La caratteristica dello strumento, orgoglio napoletano che poi visse di numerose incarnazioni, è un suono in qualche modo fiabesco che ci riporta al barocco, ma anche in una sorta di oscurità data da un mondo di sfarzi e di angoli bui. Qui Jeff è solo ed il suono viaggia tra melodie ed asperità, in quello che, scarse informazioni alla mano, sembra essere un antico castello che il reggente ereditario Abraham non riuscì mai a terminare, lasciando di fatto ai posteri un luogo incantato sul lago nel quale un’inca torretta si erge in un parco. In questa galleria Jaroslaw e Jeff giocano con le densità, le armonie, le forme ed i suoni.

Ad uscirne è una mezz’ora scarsa di traccia che ci lascia la curiosità, l’interesse ed il pensiero di conoscere di più di queste storie, di questi luoghi e di questi momenti, sullo slancio di una musica cristallina, friabile e coinvolgente come quella espressa, azionata e guidata da Jeff Gburek.