Hue – Live At Lab 12 Part 2: Hue Playing Other People (Sparkling Sodality/Sinewaves, 2007)

huelab12partone

Se avete dato un’occhiata all’intervista che gli abbiamo fatto qualche tempo fa avrete capito che Matteo Uggeri in arte Hue pur avendo avuto icone giovanili come Maurizio Bianchi se ne è distaccato parecchio musicalmente forse l’unico tratto in comune con il suo più maturo concittadino è la prolificità. Ero rimasto piacevolmente colpito da Un’Estate Senza Pioggia ma per quanto la produzione forse fosse migliore di questo Live At Lab 12 in realtà la web release è decisamente superiore. Potrei quasi azzardare che Hue stia alle field recordings melodiche tanto come Punck lo stia all’elettronica minimale ma a suo modo “desolante”. Non elettronica “post rockesca” più vicina agli Sparkle In Grey ma texture composte da field recording e da ritmiche minimali colorate con delle melodie semplicissime ed uno spruzzo di elettronica qualcosa situato in mezo fra Kranky, 12K fino a delizie orientali da Flop. Semplicità è la parola d’ordine tanto che Uggeri non lascia andare nessun suono senza prima averlo sviluppato per bene e quindi anche l’effetto da loop continuo ogni tanto è da mettere in conto. Un suono a tratti melodico ed a tratti ipnotico comunque molto suggestivo, ben proporzionato e fine, tanto da piacere anche a quel fichetto di De Waar e sebbene l’ultima sia una battuta in realtà inquadra perfettamente la natura del disco che si trova a metà strada fra i field works che l’olandese ha sponsorizzato con Korm Plastic e l’elettronica minimale giapponese che ha fato la fortuna di gente come Sawaco. Gran bel lavoro.