Per quella che è la storia dell’americano di origine libanese Mack Chami vi rimando all’intervista che trovate su queste pagine; qui ci concentriamo sull’uscita (la ventesima, o giù di lì, dal 2019) di God Of War, il suo progetto post-industrial e, tutto sommato, quello più digeribile, almeno se confrontato con Terror Cell Unit e Koufar, orientati al power electronics e alle pratiche comunicative del cultural terrorism: giusto il tirapugni in copertina, oggetto feticcio per quel giro, mantiene un flebile legame con quelle esperienze.
Accasatosi presso Profound Lore, anomala etichetta metal e casa, fra gli altri, di Leviathan, Bell Witch e Locrian, Chami realizza, con Boogeyman Inc., la sua opera più matura, che riassume e sviluppa quanto messo in mostra nelle uscite precedenti, non ultima la recente collaborazione con Andrew Nolan (The Hunt), fortemente influenzata da sonorità dub. Innanzitutto i ritmi, già presenti in passato, ma qui utilizzati con maggior consapevolezza e una complessità che li porta talvolta a suggerire una spigolosa danzabilità; e poi la scelta dei suoni, sempre parecchio rumorosi, ma che attingono a generi inattesi, con inserti di glitch pesanti ed abrasivi e gli stessi beat, più di matrice techno che non industrial.
I’m The One You Need To Be Worried About…You Remember That Motherfucker (in combutta con lo sperimentatore inglese BRB>Voicecoil) è un buon biglietto da visita: suoni spigolosi che si accavallano e rumori violenti ed improvvisi, ci portano nei territori di una decostruzione sonora prossima a John Wiese. Mancano i battiti, unico caso di tutto il disco, ma già nel successivo Unlike You Pussy, I’ll Wish It On My Worst Enemy And Then Some li troviamo a sezionare, con estremo dinamismo, un drone pulsante che si alterna, sullo sfondo, a frequenze distorte e rumori concreti. Più regolare nell’incedere è With The Snap Of A Finger…Like As If You Were Never Fucking There (in compagnia del noiser americano Adam Jennings) che con cadenze ipnotiche ci porta a The Opium Den, dove troviamo a collaborare Crawl Of Time, alias Samuel Torres, sodale di Chami in Terror Cell Unit. Sorprendentemente, la traccia è tutt’altro che rumorosa – nei limiti del possibile, ovviamente – con percussioni lente e riverberate che emergono da una nebbia di synth e lontani stridori: un’atmosfera spettrale che ritorna in Horribilis Maximums, ma accostata ad una maggior enfasi ritmica che dissipa i fantasmi per continuare a dar forma a minacce ben più reali; fra le due è infatti inserita Boogeymen Inc., suoni poco addomesticati che si accavallano, a stento ingabbiati da battiti dub. Ed eccoci arrivati a I Remember You Told My Parents That I Was Going To Get Shot But When I Googled You, It Was Just You And Your Cute Little White College Friends che chiude il cerchio ed apre subito nuovi scenari: ritroviamo i suoni sghembi e irregolari della traccia d’apertura, ma uniti a ritmiche sporche che ci portano verso derive dubstep, dalle quali potrebbe essere interessante ripartire nel prossimo futuro.
Sorvolando sul concept che anima il disco – non essendoci parti vocali, ci sarebbero da dire due parole sui titoli delle canzoni, ma vi rimando anche stavolta all’intervista – veniamo alle conclusioni. Ci sono tutte le premesse perché Boogeyman Inc. segni, per God Is War, l’apertura di un nuovo capitolo: commercialmente dà la possibilità di raggiungere un pubblico diverso e più ampio, grazie al supporto della nuova etichetta (dopo tante uscite in cassetta e a tirature limitatissime); artisticamente pone le basi per un discorso musicale interessante, capace di condurre fuori dalle secche autoreferenziali del post-industrial. Se il nostro manterrà la frequenza di uscite tenuta finora, non ci metteremo molto a scoprire se la strada è quella giusta.