Ritornano Gli Altri ancora carichi di punk emozionale, nervoso, strutturato e nevrotico. Armonia e graffi che non smettono un attimo di superarsi in un’eterna e drammatica rincorsa. Gli arrangiamenti dei brani sono ponderati e arricchiti da chitarre pulite che inevitabilmente li avvicinano ai recenti lavori di Malkomforto e Affranti e, nonostante sia una deriva dalle lontane radici anglofone, insisto nel sostenere che la scena screamo italiana degli ultimi vent’anni, tra mode e riflussi, abbia consolidato uno stile unico e personale in un genere che, per forza di cose, ha proposto tutto più e più volte. Gli Altri, fedeli alla linea, in poco più di mezz’ora non mancano il bersaglio caricando di funesto pathos un lavoro onesto e trasparente come del resto ci aspettiamo sempre da chi abbraccia dogmaticamente la “santa fede”. Non perdeteli dal vivo perché probabilmente devono proporre uno spettacolo emozionante se non addirittura commovente.
Gli Altri – Prati Ombre Monoliti (Taxi Driver/Smartz, 2017)
