The Giant Undertow – The Weak (InTheBottle/Shyrec/Indipendead/PopeV, 2016)

Obliquo e un po’ sbronzo il folk di Lorenzo Mazzilli è ricco di un mood irresistibile e coinvolgente. A cercar il pelo nell’uovo potremmo nutrire qualche riserva sulla  pronuncia inglese, un tantino traballante, ma forse è colpa del vino. Certamente tanto Mark Lanegan quanto Leonard Cohen e Johhny Cash sarebbero entusiasti del progetto del giovane veneto: già perché The Weak non è una storia della provincia rurale americana come farebbero supporre sia arrangiamenti che melodie. Le canzoni, autentici voodoo sferraglianti quanto un cimitero d’auto sotto la tempesta, ti si ficcano in testa senza abbandonarti più. Siamo di fronte a qualcosa di classe e che lascerà il segno nell’arido panorama folk nostrano. Non fatevi sfuggire questo disco perché, come si suol dire, sentirete ancora parlare di lui. Consigliato a chi ama i film di Jim Jarmusch, la torta di Nonna Papera e a chi ama svegliarsi con il suono del rodeo la domenica mattina.