Gianluca Becuzzi/Fabio Orsi – Dust Tears And Clouds (Silentes, 2013)

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Dopo anni di silenzio torna una delle collaborazioni più azzeccate della scena elettronica ambient italiana: Silentes pubblica un disco doppio di materiale registrato nel 2007 da Gianluca Becuzzi e Fabio Orsi. Il primo dei due CD contiene brani strumentali con campioni di voci dagli archivi di Alan Lomax (come in Muddy Speaking Ghosts Through My Machines del 2006) mentre il secondo disco è la ristampa del triplo mini-CDr in 50 copie Please Don’t Count The Clouds del 2007 con l’aggiunta di un inedito. Era dal 2008, anno del bellissimo Soundpostcards, che i due non pubblicavano nulla: dopo anni solo avanzi e ristampe dunque? Non proprio, dato che il materiale è molto buono e praticamente tutto inedito. Gli otto brani di Dust Tears And Skinny Legs Poets sono una vera bomba: la combinazione di campioni di voci “blues roots”, una buona dose di chitarre ed elettronica compongono fenomenali atmosfere tra l’ambient e la field recordings (quelle splendide voci…), suoni imparentati con la perfezione e quella bella dose di eterogeneità che già era un elemento di Muddy Speaking…. I quattro lunghi movimenti di Please Don’t Count The Clouds sono più omogenei e si muovono sui territori dilatatissimi dell’ambient più ascetica e introspettiva, con punte agrodolci e melodia da un lato mescolate a folate di fredda elettronica dall’altro: 50 sole copie di questa musica affascinante erano in effetti un po’ poche. Dust Tears And Clouds è un altra testimonianza di quel bel periodo di collaborazione fra i due, presente anche con altre forme e altri nomi (Grey History, Noise Trade Company) e che con il monicker Gianluca Becuzzi/Fabio Orsi ha dato i suoi frutti migliori.