Felpa – Al Mare In Dicembre (Sussidiaria, 2022)

Una tregua, dopo la paura di un abbandono. Al mare, in inverno con la felpa, la prospettiva strumentale di un esagono. Baloccarsi con nomi e titoli, accanto al camino, dal PC la nuova opera di Daniele Carretti, nella sua espressione più personale ed intima. L’inverno inizierà a giorni e quale colonna sonora migliore di questa? Chitarre reverberate e distorte, sintetizzatori, arpeggiatori e basso wave, la strumentazione è esplicitata nella cartella stampa ed è giusta così. Sembra in cammino Felpa, perdendosi all’orizzonte, muovendosi come un granello di sabbia si muove col vento. Si dice che la melancolia sia la felicità dell’essere tristi, penso piuttosto che la musica melanconica sia un motore importante, perchà ci permette di dare slancio ai nostri umori, ai nostri ragionamenti ed ai nostri mutamenti. Pioggia, Spiaggia, Scogli, lavorare sul respiro e sentire gli agenti esterni, aria fredda, salsedine, che mi sbattono addosso. Poi il romanticismo, la Mareggiata, spleen e melodia cadenzate da colpi che infrangono il cuore. Qualsiasi parola forse sarebbe d’impaccio, troppo carico per esprimere quelli che sono i sentimenti risvegliati dal suono, meglio limitarsi ad ondeggiare, avanti ed indietro…
Esce anche la garra, Burrasca spinge avanti ed indietro le spalle, per muoversi all’unisono con altre persone, sulla linea di giri armonici, basso e chitarra che spingono cristallini. Ma forse è soltanto omeostasi, forse è solo il nostro stupido organismo umano che si è equilibrato alla marea, alla sabbia. Possiamo parlare di viaggi interiori, di paesaggi dell’anima, di quel che vogliamo…non lo farò, mi limiterò a fare notare ed a godere dell’eleganza, dell’intensità, della capacità della musica di trasportarmi lì, su quella maledetta spiaggia. Musica scheletrica, osso di seppia, musica che con una mole di rumore dietro potrebbe far spostare i massi, far urlare quasi, come il migliore Slowcore. Lo faremo comunque, con fare dimesso e solitario, figure grigie all’orizzonte incappucciate.
Non sto piangendo, è solo salsedine.