Strana creatura questo libro illustrato di Fabio Chinca (testi) e Alberto Valgimigli (disegni) pubblicato dalla piccola, ma coraggiosa casa editrice genovese. Il Memoriale Fantasma Di Gaston Cafard non è una graphic novel che si muove su un asse temporale lineare, ma si dissolve e ricompare come l’ologramma di una storia mai raccontata, ma percepita attraverso calore, emozioni, e tutti e cinque i sensi in generale. Personalmente non credo che l’assoluta comprensione del mistero sia un aspetto fondamentale per l’asse narrativa, al contrario è bene che il lettore si faccia accecare dai continui flash/flashback con cui viene impressionata la pellicola costantemente supportata da un io narrante non sempre medesimo, ma anzi talvolta quasi incomprensibile. Dimenticate i grandi giallisti del novecento o le più celebri old-fashioned spy story a voi care. Molto probabilmente, questo volume rappresenta quanto di più vicino ci sia a David Lynch se il celebre regista decidesse mai di rappresentare un suo delirio/sogno sulla carta stampata. Noi, dal canto nostro, non possiamo che supportare incondizionatamente ciò che si cela tra queste pagine e il tentativo di raccontare la storia sarebbe piuttosto patetico ed improduttivo. Al contrario, l’introduzione di Joe Lally è quanto di più bello ed esaustivo abbiamo mai letto per presentare un lavoro o meglio, un memoriale fantasma.