Eniac – The Wagon (Chew-Z, 2007)

Battistetti è il copilota alla net label Chew-Z insieme a Daniele Pagliero ma allo stesso tempo è quell’Eniac che molti di voi avranno sentito nominare e che qualcun altro avrà già visto in qualche live o dj set su e giù per lo stivale. Quale miglior modo di dare il via ad un etichetta se non con un proprio disco? Così dopo il sampler First Aid Kit la Chew-Z rende downloadabile questo The Wagon. Nonostante il passato punk, Eniac gioca di elettronica glaciale ed a costruzione progressiva, quindi gioca in modo diametralmente opposto a Lo Dev Alm. I pattern pur ripetendosi spesso per cordoni di loop molto lunghi non sono mai ripetuti in modo identico oppure all’opposto si sviluppano in modo ossessivo come fossero un flusso continuo, come il vermone quasi melodico di Timetable Error che ritmicamente striscia inesorabile per tutta la traccia. I loop entrano quasi sempre in modo graduale e se ne vanno allo stesso modo rimanendo legati all’idea di flusso continuo e di costruzione e decostruzione a fasi. Pur non c’entrando molto il modo di procedere di Eniac fa venire in mente Mick Harris da Evanenscence in poi e quindi un’idea che prende corpo o che marcia fino al limite dell’ossessione, nonostante ciò come dicevo questo disco con gli Scorn e con il dub dell’oltretomba The Wagon non c’entra nulla. Eppure un appiglio rimane ancora con il buon vecchio Mick ma anche con Broadrick visto che entrambi, con alterne fortune, hanno avuto i loro side projects ritmici o più strettamente elettronici e per chi ricorda il catalogo Impossibile e Lo Fibre forse sarà più facile farsi un’idea di base. Quindi un altro Bernocchi? No, a tratti mi ha ricordato il disco di Gintas K che ho sentito qualche mese fa sulla portoghese Cornica, in fin dei conti sono egualmente freddi, ossessivi e volutamente astratti. Battistetti gioca a mescolare suoni freddi da nord Europa e elettronica analogica non curandosi troppo di essere melodico anche se in Sc0303 dà spazio a minime aperture melodiche. A cold wagon.