Denude – A Murmuration of Capitalist Bees (Expert Work/Dipterid, 2025)

I Denude sono un trio math rock da Milwaukee, Wisconsin, ma anche di Chicago, Illinois. Sono basso, batteria, chitarra/voce: fronzoli zero, musica giusta.
A Murmuration of Capalist Bees è il loro debutto, ma tutti i componenti della band hanno militato in altri progetti math/post hardcore del Mid West americano.
Il disco è composto da otto pezzi abbastanza brevi, il che lo rende un ascolto veloce ed accessibile. Non mancano certo passaggi cervellotici, ma questi non risultano mai fini a se stessi e primi di un senso (a)melodico.

Salta subito all’occhio il titolo del terzo pezzo “12th Battle On The Isonzo”, che richiama la notissima e italianissima disfatta di Caporetto. Il pezzo ha un incedere lento e cadenzato, meno frenetico del resto del disco. La chitarra lavora di fino con un suono (quasi) pulito e la voce, forse il punto debole del progetto, declama versi a profusione. Ricorda lontanamente l’approccio degli ultimi Shellac.
L’inizio del disco, invece, è feroce, ma non molesto con una combo di pezzi (Oh Friend Entropy ed Animal Tracks) che ci introducono alle caratteristiche principali della musica del trio. Partiamo da una chitarra mai troppo violenta, ma sempre tesa. Il basso svolge un ruolo (quasi) solista con ritmiche sincopate. La batteria attinge a piene mani dallo stile di Todd Trainer con colpi ben assestati e mai troppo numerosi. La voce, infine, è più o meno sempre una recita di versi e non convince mai del tutto.
Ypre è un pezzo complesso, colmo di cambi di tensione e dinamica. E’, probabilmente, uno dei meglio riusciti. La canzone si da il tempo di svilupparsi e ricadere su stessa.
La seconda parte del disco si apre con Phalanx. Questo è il pezzo più “punk” e dritto del lotto, oltre che il più breve.
I tempi sincopati tornano con la successiva A Flying V. Qui a saltare alla mente è il celebre modello di chitarra. Il pezzo di per sé è una bella cavalcata math.
Il disco si chiude con All Fours, un ottimo bignami di quanto ascoltato fino ad ora.

A conti fatti questo esordio dei Denude è un ottimo lavoro di categoria, che gli amanti del math ameranno e che i neofiti del genere potranno ascoltare senza la fatica solita di un genere che guarda troppo spesso dentro sè stesso.