Daniele Brusaschetto – Rapida E Indolore (Bosco, 2014)

Continua con Rapida E Indolore la ormai nutrita discografia di Daniele Brusaschetto, da sempre indirizzata verso una musica tra l’elettrico e l’elettronico con un forte contenuto poetico, anche grazie al cantato dai bei testi ermetici in italiano: una sorta di cantautorato “non da cantautore” affiancato da sonorità tra l’industriale più melodico e il postrock più intimista.  Rapida E Indolore cristallizza un momento compositivo molto fortunato e ci regala musica e parole davvero eccellenti che si compenetrano perfettamente, i testi vengono sussurrati da una voce con un lieve effetto mentre la musica scorre, ma mai in secondo piano: rumori elettrici, una linea melodica sempre presente anche se non in evidenza, suoni rarefatti e stratificati che danno sempre molto spazio anche ai vuoti. Campioni, chitarre, synth e batterie digitali si alternano o si sovrappongono per creare atmosfere ora dilatate ora con momenti più nervosi, mentre Daniele mette a nudo con poche parole ombre e riflessi di persone, azioni e sensazioni, ponendo in una luce tetra e scarna la vita stessa; non è una negatività totale però, resta aperto un piccolo spiraglio dato da un certo lirismo sonoro che descrive qua e là momenti più estatici. Anche graficamente Rapida E Indolore si presenta in modo personale e particolare: edizione in 99 copie numerate, ciascuna con un insetto attaccato con colla trasparente sulla copertina in cartoncino bianco.