Cosmetic – Normale (To Lose La Track/La Tempesta, 2025)

Tra le tante cose “normali” di questo mondo è che ogni due o tre anni esce un nuovo disco dei riminesi Cosmetic.
Ed eccoci, dunque, a narrare questo “Normale”, ottavo disco (senza contare EP e singoli) uscito dal 2007 ad oggi.
Una storia (a)normale quella della band capitanata da Bart, unico componente fisso del progetto. Ciò non ha mai, però, impedito di sentire il lavoro di una band vera dietro ogni disco.
Questo è il secondo con la formazione che da anni sciorina shoegaze a chiunque ne voglia godere: Bart, Straccia, Ali(en), Carl.

Quello che salta subito all’orecchio è il tiro tipicamente live dei suoni del disco: le chitarre sono missate in maniera pastosa e potente, il basso è un tappeto fangoso di rara concretezza, la batteria fa il suo e le voci di Bart e Alien si danno il cambio in maniera sublime.
I due pezzi che hanno anticipato l’uscita del disco (“Rosa&Antrace” e “Spilla”) sono esempi magnifici del nuovo corso della band. Le distorsioni la fanno da padrone tra melodie così efficaci che Dinosaur Jr spostatevi, grazie.
Un’altra caratteristica del disco è che i pezzi sono mediamente molto brevi. Ben quattro non arrivano a due minuti di durata e molti altri stanno intorno ai tre minuti.
Come già in altre uscite della band, si possono trovare vari stimoli dentro lo stesso lavoro: abbiamo i pezzi più tipicamente shoegaze (stratificati e ricolmi di dinamica), i pezzi punk, i pezzi lenti (qui quasi nessuno a dire il vero).
A vincere per qualità e ispirazione sono sicuramente i primi con “Sentiero”, “Le Tue Piante” e, soprattutto, “Specialità”: instant hit per i prossimi live.

“Dal futuro” è un altro pezzo nello stile di Bart e soci: lento il giusto, psichedelico, ma non manieristico. Il testo è ermetico, ma non troppo.
“Sui Pedali” è, forse, il pezzo più convincente per immediatezza e freschezza. Infatti, è impossibile cavarselo dalla testa dopo un paio d’ascolti.

“Normale” è, in sintesi, un disco (a)normale nella sua immediatezza e melodiosa capacità di rimanere in testa. Un disco necessario e che aggiunte altre bellissime canzoni al vasto e stratificato, come le loro chitarre, repertorio dei Cosmetic.