Controlled Bleeding & Sparkle In Grey – Perversions Of The Aging Savant (Off/Old Bicycle, 2015)

ControlledSparkle

Metti una band storica che ha esplorato con risultati eccellenti davvero tanti generi musicali e una band che sta diventando storica e che riesce a poporre roba davvero interessante ogni volta che fa uscire materiale nuovo. Più di trent’anni da una parte e (già) dieci dall’altra. Free-prog-jazz-noise-ambient e post-rock-electro-neo-classical. Può funzionare? Sì. Oh, se sì. Sì, tantissimo. Una ventina di tracce per un album che viene definito anti-split. Perchè è troppo per esserlo, sia in durata che in qualità offerta; uno split è un pò una marchetta, un biglietto da visita, un assaggio, qui invece si parla di un primo corposo capitolo di biografia. Doppia, se si vuole, ma anche no, visto che la grossa evidenza è che Controlled Bleeding e Sparkle In Grey non solo sono bravi a suonare, ma, soprattutto, sono bravi a comunicare, a trasmettere a terzi quello che mettono in quello che suonano. Quindi possono essere considerati un unico. Per questo, forse, di quello che pare ‘troppa carne al fuoco’ non si brucia nulla. Anzi. Ed è un’alchimia mica da ridere quella che si forma nella coesistenza equilibratissima tra Garage Dub (una storia musicalmente tosta costruita su un basso gonfio e in odore di blaxploitation), Springtime in Brooklyn (aerea e delicata come un carillon), Perks (uno schiaffo quasi industrial) e Birdcanned Pt.1 & 2 (più di sette minuti di quello che pare ‘controlled improvisation’ e free jazz) – e tutto ciò solo per quel che riguarda i Controlled Bleeding, e già così se ne definisce la grandezza – per approdare alle tracce dei Nostri che, non da meno, producono una suite eccelsa di quattro pezzi, divisi solo per motivi pratici direi, visto che li trovo un unico flusso denominato Idiot Savant, che filano e intrecciano varie melodie e suoni, che attraversano vari territori: da un delicato pianoforte a un pezzo elettronico, passando per rock e noise. Come sempre, segnalo una bella cover, con grafiche curate da Uggeri e illustrazioni di Jeffrey Postma, interessante giovane ed eclettico olandese. Certi nomi sono sempre garanzia di qualità. Gran bel lavoro.