Common Deflection Problems – We All Play Synth (Lemming/Brigadisco et al., 2012)

We-All-Play-Synth

Il blues postmoderno dai suoni fratturati trova un altro buon interprete nei Common Deflection Problems che, se pure ci tengono a non essere intrappolati in un certo suono o stile musicale, chiamano il pezzo dai ritmi più destrutturati Steve e, sì, una mezza idea su quale Steve intendano ce l’abbiamo. O forse è solo una coincidenza. Il terzetto Iannola/Cacace/Noviello dopo essersi fatto le ossa in Inghilterra butta fuori questo Lp one side di chiara scuola math che in un attimo ti riporta nei favolosi anni ’90. We All Play Synth (il titolo è ovviamente uno scherzo) è una coproduzione, tra gli altri di Lemming e Brigadisco e, senza tanti fronzoli mantiene ciò che promette (Urania) con chitarre taglienti come lame e ritmi sincopati e irregolari. Pur solcando binari già consumati, darà sicuramente qualche scossa a chi, senza andare troppo oltreoceano con Shellac e U.S. Maple, apprezza e si entusiasma ancora oggi per i connazionali Uzeda.