Code 2014: segni di cultura contemporanea

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Se dal punto di vista degli eventi lo scenario della musica elettronica e di ricerca in Italia non possa ancora dirsi a livello delle altre realtà europee, è comunque innegabile che, già da qualche tempo, sia tutto un fiorire di iniziative piccole e grandi. Sono soprattutto le realtà di provincia muoversi, all’insegna di una capillarità che sopperisce con la diffusione alle grandi realtà continentali. Tralasciando le sempre attive Milano, Bologna e Roma, gli eventi recenti più significativi sono nati in provincia: Flussi ad Avellino, Zoo Color a Taranto, Path a Verona, i vari workshop promossi in giro per la penisola dall’Archivio Italiano Paesaggi Sonori e il prossimo Human Scapes Festival di Bari.
A tutto questo oggi si aggiunge l’esordio di Code, organizzato dall’associazione culturale RUVA e dal Museolaboratorio a Città di Sant’Angelo (PE), antico borgo sito sui colli che dall’Appennino scendono verso l’Adriatico. Un fattore non secondario quello relativo al luogo: oltre che per la code_museolabproposta artistica, il festival si avvicina a migliori esempi di casa nostra per la scelta di location che abbiano in sé valore storico e culturale; a rimarcare ciò, sedi delle esibizioni saranno la chiesa francescana di Santa Chiara  – edifico barocco dalla particolare pianta triangolare – dove sarà allestita un’installazione e il Teatrolaboratorio, spazio multifunzionale ricavato da un’antica manifattura di tabacchi, che ospiterà il resto della programmazione. Il territorio viene messo così in relazione con tendenze artistiche dal respiro internazionale, esaltando le proprie peculiarità senza snaturarsi o degradarsi a semplice sfondo.
Si parte venerdì 12 settembre con l’esibizione di Fabio Orsi, accompagnato per l’occasione da una video installazione curata dal duo di artisti multimediali Htcos, e di seguito il Dj set di Caveargento.
Il giorno seguente si entrerà nel vivo, con un percorso che guiderà il pubblico, senza soluzione di continuità, dalla tangibilità dell’arte all’immaterialità della code_blue_hourmusica. Si inizierà con l’apertura al pubblico di tre esposizioni che sottolineeranno la dialettica fra locale e globale: Tagliente presenterà, attraverso installazioni, sculture e fotografie, la carriera di Angelo Colangelo, pescarese, classe 1927, già docente nelle università di Washington e Berkeley; Franco Fiorillo, in Life After, ripercorrerà i suoi ultimi cinque anni di lavoro con disegni, sculture, maquette e una serie di video; infine Andrea Panarelli affronterà in Atto Nullo # Null & Void il tema del terremoto dell’Aquila a cinque anni dalla tragedia. La musica entrerà nell’evento a partire dall’installazione Blue.Hour del sound artist Yann Novak che, con musica, immagini e colori, indagherà le atmosfere del crepuscolo; l’evento è allestito nella chiesa di Santa Chiara a cura di Farmacia 901, già produttrice del CD della code_planoperformance. Successivamente l’etichetta statunitense Student Of Decay presenterà un video screening con lavori di Alex Cobb, Secret Pyramid e Kyle Bobby Dunn a cui seguiranno i live di due artisti della Denovali: l’argentino di stanza a Berlino Sebastian Plano con un concerto per violoncello ed elettronica e il franco/londinese Franz Kirmann (Piano Interrupted), che si dividerà fra laptop ed elettronica analogica. Chiuderanno la serata i Dj/Vj set di Askol’d e Vijto, due artisti della scuderia Slow Motion. Un programma di qualità che potrebbe attirare pubblico anche da una certa distanza e un primo passo che, si spera, possa poi trovare continuità in futuro.

Qui il programma dettagliato