Cicale Cicale Cicale – Bufo Bufo (Marsiglia, 2025)

Rospi e cicale in questo nuovo progetto cinematografico di casa a Marsiglia Records. Di musica per le immagini son pieni gli scaffali e da parte dei musicisti è necessario riuscire a dimostrare onestà, convinzione e freschezza per nuove ipotesi nell’ambito. Il selciato sul quale Rocco, Daniele, Sole e Simona (gravitando intorno a progetti come En Roco, Ask her out e Gini Paoli) si muovono e quello più jazz-latin-funk, con ritmi calienti, quasi sulfurei e sui quali è difficile trattenersi. Ma nulla è scontato nella musica e nel cinema, che non basta professarsi uomini e donne di genere per rispettarlo. I titoli dei brani sono indicativi e capita spesso che ritmi, gestualità ed ambienti si confondano e si mischino, ed infatti Cangrejo del Desierto sembra bestia che abbia subito migrazioni e mutazioni, considerando il tasso di ritmo africano fra le sue chele. Ormai le Cicale Cicale Cicale sono lanciatissime e piazzano groove ovunque, si veda la stabila degli elementi in continuità con quanto sopra. Si apprezza però maggiormente quando le carte vengono mescolate, come nel lounge spy seguente, che avrei visto benissimo per musicare Un samba per Sherlock Holmes di Jô Soares (a stima, che purtroppo non ho avuto occasione di rimirare ciò che Miguel Faria Jr ottenne nel 2001). Non ci convincono appieno le voci affastellate di Baxëa, o forse sotto la veloce favella è la musica a mancare del guizzo per sostenerla nel modo più giusto. È solo un momento, che la conclusiva Attila chiude al meglio la prima uscita di Cicale Cicale Cicale con una chitarra in flamenco doppiata da una tromba davisiana e da rintocchi secchi e precisi. Parrebbe essere notte, o forse sono soltanto i titoli di coda, chi lo sa?