Chapter – Two (The Biographer) (Saiko, 2007)

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Copertina extralusso stile piccolo libro "di una volta" con tanto di booklet strafigo per questo duo svizzero, in fin dei conti che puntino molto in alto si vede e si sente. Ho detto qualcosa di brutto? No, anche perché tutto sommato parliamo di un gruppo cantautorale, pop a tutto tondo e indipendentemente dal successo che avranno questo disco è un prodotto studiato e congeniato per un pubblico piuttosto ampio. I Chapter sono quello che succede mettendo insieme un cantautore ed un produttore e nulla di male perché il risultato è una serie di canzoni melanconiche "guitar driven" con tanto di arrangiamenti di voci, archi e tutto ciò che serve perché si differenzino da molte produzioni inde lo-fi (visto che questa lo-fi non lo è in nulla). A tratti sono così melodici che non credo spiacerebbero neppure a chi piacciono le ballate acustiche degli ultimi Incubus e dei Red Hot Chillie Peppers, con ciò è lecito aspettarsi un gruppo da Mtv? Sì, perché no, se poi aggiungete alla lista dei paralleli che ricordano anche Simon And Gardfunkel, Soul Asylum, Crash Test Dummies e Lemoneheads i quando Evan Dando ha perso il distorsore per diventare un sex symbol (altro che Cazzo Di Ferro ed Hate Your Friends… per non dimenticare!). Con tutta questa melodia e con i l’etichettazione Mtv-oriented forse mi sono alienato lo zoccolo duro dei folk-cruster che ci seguono, ma visto che pop è pop e a scrivere ballate o canzoni da fischiettare sotto la doccia non sono capaci tutti, in tempi in cui "everybody can be a Sax Pist… hem a cantautore" lode a chi queste cose è capace a farle per davvero. Laccato e ben prodotto oltremisura ma ineccepibile tanto che mi vien da dire che formalmente si tratti di un esercizio di stile portato a termine in modo proficuo e non fine a sé stesso, pur non essendo un fan del genere non ho problemi ad ascoltarlo e non provo particolare fastidio, anzi… anche questo sarà sintomatico di qualcosa no? Non tutti sono capaci a dare corpo a delle canzoni con due voci e una chitarra e basta con 'ste smandrappate che vengono pompate in base al fatto che hanno fanno folk dei poveri pur non essendo Suzanne Vega, Michelle Shoked e compagnia bella, volente o nolente qui si gioca in major league. "Che bello due amici una chitarra e uno spinello".