CC Souvenir – Magic Mysteries (Mini Distro, 2024)

Dei CC Souvenir (erroneamente da me citati come Sissy Souvenir) avevo sentito per la prima volta parlare durante l’intervista effettuata con le Sun Cousto. Il progetto si compone infatti di Julie Bugnard, là impegnata a batteria e voce, ed Elias Raschle, noto come Augenwasser.
In questa occasione cambiano però vesti, ribattezzandosi rispettivamente Juicy Bee e Baby Gun, impegnandosi in una sorta di synth-pop a bassissima intensità, luminoso quanto una versione di Tron ambientata sotto un albero di natale. Perennemente a metà fra guilty pleasure e sorpresa applica la lezione di Future World dei Trans Am ad un repertorio pop, intimo e toccante.
La voce di Juicy Bee è apatica e monocorde, pressoché perfetta, ed i suoni che baby Gun le costruisce addosso trasmettono immagini di pattini a rotelle e di giubbini argentati. Aliti di french-pop spingono le vele di un disco irresistibile, che contiene brani che saranno hit in qualsiasi tempo/luogo/stagione non appena la rivoluzione culturale avrà avuto corso. Love Delivery sarà legge e non si transigerà, ma ancora non è il tempo. A tratti si entra in scenari in qualche modo arcade fantasy, dove non è difficile immaginarsi al richiamo di principesse come in Old Song. Il mondo dei CC Souvenir è quello di chi, senza filtro, si espone mettendo il cuore sul tavolo. Così si spiegano i salti stilistici, le diverse facce che appaiono in un disco che sarebbe incosciente bollare come divertissement: Everyday potrebbe essere un brano da Brigitte Nielsen negli anni ’80, gelido ed appuntito, mentre Drop Dead è puro sci-fi Blade Runner. Del resto titolando l’album come Magic Mysteries la coppia lasciava intendere una sorta di abbandono del modo reale, del concetto di realtà al suo ascolto, dimostrando l’esistenza di musica come atto di gioco, di smarrimento e di creatrice di realtà altra. Long Distance è strenna paesaggistica e la Miss Paramount di Indochine chiude il disco fra l’ennesimo colpo al cuore, gonfio di speranza all’idea che dischi del genere (ed etichette discogrfiche del genere) vivano ancora nel 2024.