St.Ride – Antologia Del Medio Mongoholi Nasi (Setola Di Maiale, 2007)

"Genova's best kept secret", ma sarà davvero un segreto? Alla fine io li ho scoperti con quel piccolo capolavoro (e non ho timore di esagerare) di Piume Che Cadono per la misconosciuta Zeith, ma avevano già dato alle stampe un disco per Snowdonia e qualche altra sporadica apparizione qua e là sulla rete. Gli St.Ride ritornano nella loro veste Mongoholi Nasi che già a partire dal nome svela un po' la doppia natura del progetto polarizzato dal piacere nel giocare da una parte e dalla musica "seria" (perchè esiste musica che non lo è? Anzi esiste musica che è realmente seria?) dall'altra.

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Satan Is My Brother – S/T (Boring Machines, 2007)

Gruppo che annovera qualche membro degli Yellow Capra, ma differente dal progetto madre la musica si trova in tutt'altro emisfero. Questo cdr dall'ottima confezione (ed in questo la Boring Machine è abbastanza una sicurezza) presenta un flusso magmatico in salsa lo-fi che continua a ricordarmi roba come Flying Saucer Attack, primi Pram e Third Eye Foundation seppiati. Suoni sbavati, elettronica a bassa risoluzione e quindi volutamente "bassa fedeltà", jam non troppo pulite ma calde…l'atmosfera che ne esce fuori è quella di un flusso di coscienza dopo sbornia e direi che è una buona qualità per un gruppo del genere.

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Life Without Buildings – Live At The Annandale Hotel (Gargle Blast, 2007)

Non credo di scomodare dio quasi mai quando ascolto musica. Ma ogni tanto da quel suo fantastico trono tra i cori degli angeli va proprio fatto alzare. Più volte ho lasciato messaggi nel webspazio, dove, si sa, dio risponde a mezzo dei nerd, chiedendo il perchè dell'averci privato troppo presto di un gruppo di questa indubbie qualità. Muoiano tutti i filistei che glorificano insulse e pretestuose, nonchè presuntuose, nullità quali nuove leve dell'indie rock internazionale. L'indie rock è morto. Perchè l'hai voluto, dio? Ma non è morto col secondo disco dei Weezer, con Lou Barlow che lascia i Dinosaur Jr, con la Sonic Youth Records o con i Superchunk prodotti da Jim O'Rourke, con Juliana Hatfield alle prese con l'anoressia o Evan Dando alle prese con se stesso. L'indierock è morto con il primo disco dei Life Without Buildings.

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Debeli Precjednik – Through The Eyes Of The Innocent (Moonlee, 2006)

Torna l'iperproduttiva Monnlee con questo emotivo manipolo che sembra cresciuto sulle rampe di Fullerton anziché su quelle della Croazia, ma la cosa di per sé non è assolutamente rilevante. Emo core melodico settembre/ottobre ‘98 definirei il prodotto di questi malinconici ragazzoni: ma sì, li avete sentiti un milione di volte, un miliardo, mi annoio già solo a descrivere, oltre che ad ascoltare, i cori Ohhhh!! strazianti/ati che parlano di stelle, rondini e Vans bucate.

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