Built To Spill – You In Reverse (Warner Bros, 2006)

youinreverse

Premesso che qualsiasi uscita sotto questo nome andrebbe acquistata a scatola chiusa (compreso il tanto criticato Ancient Melodies Of The Future, il lavoro più "normale" dei BTS). Premesso, e mi ripeterò, che senza Built To Spill forse difficilmente potremmo parlare dei grandi Modest Mouse (per inciso, aspettiamo la prossima uscita del topolino modesto che vedrebbe nientemeno che Jhonny Marr alla chitarra!), dei primi Appleseed Cast oppure dei recenti Figurines, ecco che finalmente arriva You In Reverse con la clamorosa cavalcata iniziale di Goin' Against Your Mind seguita da Traces, una canzone dalla melodia perfetta e disperata. Qui la chitarra la fa sempre da padrona rifuggendo la stretta gabbia di un ritornello catchy (Liar). Se volesse, Doug Martsch di ritornelli così, ne potrebbe scrivere anche due al giorno. You In Reverse ascoltato al massimo volume in presenza di un qualche amico rischia di lasciare a bocca aperta più di una persona. Altro che conferma, abbiamo a che fare con un album (accostabile allo straordinario Perfect From Now On per intensità emotiva) che concilia con la musica, dopo due anni di pacchi infiniti fatti passare per dischi del mese, della settimana o del giorno. Lo sfogo chitarristico di Wherever You Go è struggente e trascinante al tempo stesso, poco prima di fare spazio a quel singolo della madonna che prende il nome di Conventional Wisdom dotato di un refrain micidale che in pochi secondi passa in rassegna tutta la TUA storia indie rock: Wearing Your Smell dei Motorpsycho, i Buffalo Tom o un disco a caso dei Dinosaur Jr o Superchunk. Poi tutto cambia e si evolve. Sì perchè Doug odia ripetersi, senza per questo cadere nella trappola dell'inutile virtuosismo. Non c'è un giro da buttare in questo disco. Ci sono invece momenti davvero straordinari come, tanto per cercare altre ulteriori conferme, Gone o Mess With Time con un inizio tra i più feroci e hard rock mai scritti dalla band e con un inaspettato giro di chitarra spagnoleggiante sul finale in grado di polverizzare la concorrenza e l'ascoltatore. Capolavoro.
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