Black Lava – Lady Genocide (Hellbones, 2019)

Schegge radioattive scagliate in una corsia d’ospedale e conficcate sulle pareti bianche. Questa è la perfetta sintesi del progetto condiviso da illustri nomi dell’ underground nostrano e coprodotto dal sempriterno Eraldo Bernocchi. Uno shaker di metallo 2.0: l’heavy metal  che ha scollinato tutto e non si riconosce pù in nulla. Particelle di Immortal come di Neurosis ed Helmet (tutti e tre rigorosamente anni novanta) frullate all’infinito e salmodiate da un vocal tra Blixa Bargeld e Attila Csihar. Ma a donare un alone di mistero e autentico disagio ci pensa Enkil (al secolo Franco Barletta), agitatore sonico e performer di uno strano interludio tra industrial e arte contemporanea. Un lavoro importante ed originale che lascia il segno nel panorama di ricerca e avanguardia sonora italica. Non è dato sapere se ci sarà un seguito al disco e nemmeno se sono previste uscite live dal progetto, ma restiamo in attesa con le antennine per ritte verso l’infinito (e oltre).