Björn Magnusson – Nightclub Music & Ethereal Faith (Specter Fix, 2022)

Secondo disco di Björn Magnusson dopo l’esordio Almost Transparent Blue del 2016. Girovago con agganci in Ticino (credo mi abbia addirittura servito qualche birra al Lido San Domenico di Gandria) si posiziona con questo album a New York e…beh, si sente.
Puro Lou Reed style. Fatto bene, sincero, ma proprio paro paro.
Però però però, giusto condannarlo per questo? Björn ha groove, un suono classico ma in qualche modo sfasciato, ottimi pezzi (la brada Just Like Lighting ad esempio) che fanno di questo disco un bellissimo tributo alla città. Rispetto al disco di Giacomo Baldelli di qualche mese fa qui si parla di mimesi, di una cartolina che il musicista interpreta con trasporto, chiarendo da subito si tratti di finzione. Ci ho sentito anche qualche inflessione da East River Pipe, slackness da Silver Jews, quel tipo di riferimenti, metabolizzati e fatti propri. Un bell’apporto dagli strumentisti (sax e piano su tutti), una Ghost Rider sorprendentemente spendibile come pianobar, un viaggio fresco e godibile nella sua NY. Ben fatto Björn, un’altra birra e suonamela ancora…