Bautista – Emoton (Carosello, 2022)

SI inizia e la produzione di Bandera riporta subito al superclassico dei Luniz, I got 5 on it, Oakland 1995, riferimenti moolto giusti.

Qui invece siamo in Italia, 2022. Inizio anno, prende forma l’album di Bautista, duo formato da Machweo e da 999asura, rispettivamente pugliese e peruviano.

Emoton dovrebbe rappresentare l’unione fra emo e reggaeton, dando spessore ed introspezione ad un genere che, in effetti, sembra essere la futilità in note. Ok, buona la prima, diciamo che i bassi viaggiano nel senso giusto, la credibilità latina sembra essere ben più spessa della media, i campioni sono sagaci e diretti, una piccola sorpresa si cela sempre in ogni rima ed in ogni quadro rappresentato dai nostri. Strano pensare ad un disco come questo spinto da Carosello sia rimasto per lo più sottotraccia nelle radio e nel web, che i singoli da sfracelli non mancano di certo. Ci rimasi sotto già tempo fa con Senna, qui inclusa, dove ad ogni giro di pista una relazione riesce a sgretolarsi.

Diciamolo subito, il clima sonoro è quello, può essere pericoloso per chi (come me peraltro) quando sente lo spagnolo e l’estate inizia a scoprirsi nervoso e manesco rispetto ai DJ. Però, Perù, però, qui c’è anche molto altro. La costruzione di una storia (il comunicato stampa di carosello cita gli shōnen, quindi ci troviamo di fronte ad un percorso di evoluzione, seguendo le fasi di consapevolezza, conflitto e comprensione) credibile anche e soprattutto svolgendosi in un ambiente colorato, giovane e differente dal mio mondo reale. Io credo a 999asura aka Aaron Saavedra quando mi parla, penso di non poter chiedere altro ad un’artista. I quadri colorati con cui dipinge le sue storie pop (Pregerò anche per te, struggente e cadenzata, Giorni Brutti, riflessiva ed onesta, straight to the heart) collimano due mondi creando una strana creature, alla quale il nome Emoton cade a pennello. Credo anche Machweo aka Giorgio Spedicato, nonostante non abbia mai incrociato i suoi dischi precedenti (mea culpa, andrò di filato a rifarmi, per la fine dell’anno prometto di essere in pari!), capace di costruire un mondo completamente credibile, con il giusto grado latino, con questo sentimento che, quando esce, ricopre le figure reali di Giorgio e Gustavo come glassa. Rimangono lì, come cristallizzati, a dimostrazione di come a volte questi scontri fra visioni, scene e stili antiteci possono portare a frutti inaspettati. Bautista è, al momento in cui chiudo questa recensione, in transizione: 999asura è l’unico membro attuale del progetto, io lo aspetto, curioso di capire dove ci porterà la nuova direzione intrapresa. Gusto, groove ed originalità non mancano a Bautista, che potrà rimanere credibile anche con l’abbassarsi delle temperature, nel caso aumenteremo il tasso di Pisco sour, sempre tagliato con le lacrime, per scioltezza nel ballo ed intonazione.

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