Batbait – Dirty Clothes (Irascible, 2022)

Offrire i propri panni sporchi è un gesto che presuppone sicurezza, sfacciataggine e sicurezza dei propri mezzi.
Batbait, da Zurigo, ce li mostrano in pubblica piazza, dimostrando di avere stile e tiro, viaggiando sul crinale fra lo storto e l’orecchiabile. Batterie come bidoni, voci a sovrastarsi, schiaffi. Concrete, cemento, è l’inizio della loro storia. I fraseggi fra gli strumenti, il gusto, le melodie a presa rapida, da qualche parte fra Olympia e Wettingen. Premiate come migliori demo esordienti in Svizzera lo scorso anno dimostrano di avere chilometri di stoffa. Stupisce la loro certezza nei propri mezzi, il parlare in maniera semplice e diretta, il loro posizionarsi fra il 1995 ed il 2007 senza nessun problema fra antesignane e pezzi da ’90. Attive da tre anni circa sembra abbiano raccolto esperienza e storie a sufficienza per suonarsela e cantarsela a lungo. Gli strumenti suonano sporchi e gonfi, avvolgono e scalciano, ora morbide come in Sinking In, con Gianna Brühwiler a volare salutando le sorelle Deal dalla Svizzera Centrale. Spesso i brani iniziano sottotraccia, per poi crescere e prendere ritmo, ma il viaggio è sempre una crescita quasi siderale, con aperture ritmiche e melodiche semplici e funzionanti, dinamiche che potrebbero trasformarsi dal vivo in una bella trance collettiva. Babysteps parte in acustico, il mio ricordo personale va ovviamente al rapporto terapista paziente di Bill Dreyfuss e Bill Murray in Tutte Le Manie Di Bob ma credo le ragazze (oltre a Gianna abbiamo Simona Bischof, Sandra Keller ed Alanah Rüttimann) siano purtroppo molto più giovani di me (il capolavoro di Frank Oz è del 1991) e quindi la citazione potrebbe essere del tutto inconsapevole. Apprezzabilissimo invece il sciogliere le fila in Goodboi, 5:08 di strumentale desertica in visita al rancho della luna, per poi rientrare subito dopo nei ranghi, ma anche in Quiet Smile c’è dell’acido sotto ai tamburi ed al dolce declamare, come se le nostre stiano trascendendo il tiro pop volando ad ali aperte. Che fila possiamo tirare per stendere codesti panni alla fine? Si tratta di un esordio e ne ha le principali caratteristiche: irruenza, energia, entusiasmo. Qualcosina di perfettibile, certo, ma non è di essere ne curate ne limate che hanno bisogno le Batbait, anzi, forse soltanto di qualcuno che le spinga ad abbattere ancor più steccati, tirando fuori qualche scheletro in più dall’armadio ed alzando ancor più il volume.