Balmorhea – All Is Wild, All Is Silent Remixes (Western Vinyl, 2009)

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É la seconda volta che mi trovo a recensire un disco di questo gruppo americano per Sodapop, nel primo caso si trattava dell’esordio, in questo secondo giro di boa si tratta del cd dei remix tratti dal secondo disco. Non ho mai sentito le versioni originali di questi pezzi e qui si pone una domanda interessante: è importante sentire le versioni originali dei pezzi per valutare un cd di remix? Risponderei con un diplomaticissimo: sì, no, forse.
Ci sono dischi di remix a dir poco inutili, alcuni graziosi, altri bellissimi come d’altro canto ci sono remix che lasciano il tempo che trovano e bombe atomiche come le due versioni di Time To Find Me dei Seefeel rimodellate da Afx Twin (anche vero in quel tratto si tratta di aggiungere classe a classe con un risultato ovviamente eccezionale). Bene, questo disco remixato appartiene alla categoria dei dischi che è bello sentire, i Balmorhea ne escono eterei, dilatati, melanconici, "sognanti e cinematici". A dispetto della loro dimensione più acustica, aumentano riverberi, tappeti e drones che li fanno quasi sembrare un gruppo a metà fra certi Sigur Ros e la 4AD dei tempi in cui tutto suonava diluito in una pozzanghera di delay, riverberi e voci angeliche. Diciamo che era lecito aspettarsi dei remix del genere, non troverete glitch, tanto meno breakcore o roba super animata, anzi, pianoforti tenuti sul fondo melodie fra la Kranky e Twin Peaks senza la voce di Julie Cruise, però è necessario essere "strani" a tutti i costi? Forse no, fatto sta che si tratta di un disco molto omogeneo. Oltre ad alcuni sconosciuti (almeno per me), alcuni nomi più sulla bocca di molti come Machinfabirek, Bexar Bexar, Eluvium e Library Tapes ma al di là della fama la qualità media è molto buona ed il disco si fa ascoltare che è un piacere anche nel suo complesso.