Atr_x – Phase One (Gipsy House, 2019)

Marcello Groppi è metà del duo rock-strumentale Great Saunites e Atr_x è il suo progetto solitario: è musica dalla forma mutevole che fluttua fra l’elettroacustia e l’ambient più scura, ma che, a un ascolto attento, rivela di non aver completamente reciso il cordone ombelicale col gruppo madre. In Phase One troviamo due brani di un quarto d’ora l’uno, ma suddivisi ciascuno in sezioni ben riconoscibili. Un bel basso corposo dà l’abbrivio a Black Sky che poi prosegue spinto da synth ventosi, oscure voci riverberare e battiti secchi e discontinui riuscendo a costruire, nonostante un suono ruvido e minimale che poco concede all’empatia, un’atmosfera da viaggio interplanetario: in certi momenti ho quasi avuto l’impressione potesse prendere forma un impossibile ibrido fra i Pink Floyd dei primi ’70 e i Big Black. Calico, il brano che segue, ha un suono meno tangibile, con melodie soffuse e lontane e atmosfera oppiacea, sebbene il basso intervenga di tanto in tanto a consolidare le strutture, aiutato a un certo punto anche da una chitarra lamentosa. Pur con qualche cupezza qua e là il brano è dotato di un lirismo capace di donare pace, quasi fossi al cospetto di una versione rarefatta degli Om. Terminato l’ascolto, la domanda che sorge – e alla quale tutto sommato non è poi così importante rispondere – è se Phase One colga il rock nel momento appena precedente alla sua formazione o all’inizio della suo dissolversi: certo è che costruisce un limbo in cui è piacevole smarrirsi e tanto basta.