Dopo un sacco di ascolti mordi e fuggi su Myspace ecco un promo autoprodotto degno di menzione: Arbedesastr è un duo veronese di cui fanno parte Paolo Campagnola e Giampaolo Antonioli, quest'ultimo, da quanto mi è dato sapere, appassionato di musica elettronica e diplomato in pianoforte al conservatorio di Ferrara. Vincitori del premio Kalporz gli Arbdesastr invadono la stanza con una musica ovattata sporcata da beats e droni. Musica di sintetizzatori e laptop; si può dire strumentale anche se in alcuni pezzi compare qualche timido cantato. Siamo dalle parti dei Port Royal di Kraken Ep (Sleep On The Grass), più che dell'ultimo Flares. Nella mezz'ora scarsa di questo cd i rimandi sono comunque parecchi per l'ascoltatore: dai Sigur Ròs di Watch the Moon, caratterizzata da una linea di piano arricchita da sussurri tipici della band islandese, a rimandi – tra una voce campionata e l'altra – neanche troppo nascosti ai maestri Mogwai (Endless Run… qui forse il titolo si rifà a Fennesz?) o ai Mùm che mettono in musica lo scioglimento lento ma definitivo dei ghiacciai. Da veri appassionati-frutori di tutto quello che di bello ci offre l'elettronica oggi giorno, i due ragazzi veronesi hanno tratto una summa davvero ispirata e mai noiosa che trabocca di stile, a cominciare dal bellissimo packaging. La personalità non manca comunque e in futuro, si spera, non tarderà ad emergere definitivamente. myspace qui.