Andrea Rottin – Songs About Nightmares (Madcap Collective, 2008)

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La Madcap continua imperturbabilmente nel suo percorso all'insegna del folk, per dirla tutta: dell'indie-folk. Anche questo disco firmato Andrea Rottin non si sottrae dalla denominazione di origine controllata di cui parlavamo, anche perché sembra che a Rottin non crei alcun problema e venga molto spontaneo suonare in questo modo. Se siete già pratici di quest'etichetta del nord-est saprete anche che bene o male si occupa di folk melodico ma tutto sommato eterogeneo, quindi si passa da quello rifinito e ben prodotto come Beatrice Antolini a quello ruvido e sghembo Little Brown And Pentolino transitando anche in questo Songs About Nightmares che potrebbe essere ascritto nella seconda categoria e cioè del folk suonato in modo fieramente lo-fi. Musica di radice americana tanto da recare reminiscenze di Violent Femmes e dei Califone più tradizionali (e più vecchi), e del cantautorato ridotto all'osso. Potremmo anche parlare di Pollard da solo armato di voce, acustica e senza distorsione di fronte al suo quattro piste, quando i Guided By Voices erano ancora "guidati da una scrittura di una qualità" disarmante. Cantautorato lo-fi per l'appunto, la base del pezzo d'altronde non va oltre l'unplugged acustico per scelta, ma ribadisco che si tratta un po' di un marchio di fabbrica della Madcap. Rottin sa fare il suo, tant'è che tutto gira bene, forse manca solo un po' quel guizzo per non perdersi nel mare dei musicisti di genere e questo nonostante le ruvidezze e le slabbrature gettate a macchia per sporcare la tela. Di umori alterni che vanno dal sonnolento, all'alterato, all'arrabbiato, ma soprattutto con uno scazzo che mi ricorda qualche vecchio numero del catalogo K e Kill Rock Star (le cose meno rock si intende). Un lavoro ben fatto, forse un po' acerbo e soprattutto molto di genere, se però siete sintonizzati su queste frequenze potreste sicuramente apprezzare la spontaneità del disco.