Anastasia Coope. In crescita, già grande.

Appena ascoltato il debutto di Anastasia Coope qualcosa è scattato, la sensazione di trovarsi di fronte ad un vero e proprio diamante grezzo. Non potevamo non provare a contattarla per cercare di capire chi fosse e come fosse nato questo piccolo gioiellino che è Darning Woman. Grazie all’intercessione di Davide Iurlano di Goodfellas siamo felici di intervistare Anastasia Coope.

Buongiorno Anastasia e grazie mille per la tua disponibilità ad essere intervistata. Sei molto giovane ma prima di questo debutto hai già messo diverse produzioni in carniere, con le quali hai ricevuto le giuste attenzioni. Che tipo di pressione, se c’è stata, hai avuto lavorando a Darning Woman?

Non ho sentito molta pressione esterna lavorando a Darning Woman. La maggior parte del disco è stata registrata fino ad un paio d’anni prima della sua uscita e così anche le altre uscite principali, il 7” Tough Sun / Seemeely pubblicato per No Gold ed il brano che è uscito per Jagjaguwar, Cheshire Carol, tutte nel medesimo periodo.

L’utilizzo della voce ci riporta immediatamente ad un contesto naturale, arcaico ed arcano. Il risultato è quello di ottenere un disco completamente fuori dal tempo, che potrebbe essere stato registrato oggi come nel 1961. Che di idea avevate quando avete iniziato le registrazioni? Comè stato il processo creativo e, conseguentemente, quello di registrazione e di produzione?

Per Darning Woman non c’era nessun piano che prevedesse l’uscita in blocco di queste canzoni. Si è trattato di qualcosa arrangiato mentre esploraro i miei file, raggruppando registrazioni che mi sembravano pertinenti l’una all’altra. Tutti i brani mi sembravano unirsi in maniera quasi magnetica duranre questo tipo di processo.
Le registrazioni sono state molto libere e sfrenate. Registravo incessantemente in ogni momento guadagnato, sapevo come volevo che suonasse la mia musica in un senso generale ma non avevo nessun tipo di equipaggiamento, quindi ho sfornato velocemente delle idee che ho mantenuto fino a quando ho raggiunto delle modalità che mi sono sembrate efficaci. Non ho registrato nessun brano nella sua forma originale, ma sono stati tutti rielaborati. Non pensavo fosse così utlie ricercare una perfezione sonora per qualcosa che nell amia mente si era consolidato già in questa forma, indipendentemente da me. Il disco è un documento molto utile per segnare dove fossi in un determinato momento, cosa sapessi fare e cosa volessi esprimere.

In che tipo di contesto sei cresciuta Anastasia? Le arti e la musica sono sempre state presenti nella tua famiglia? Che tipo di persone o di media credi ti abbiano influenzato ad esprimersi in questa maniera?

Sono nata a Manhattan e cresciuta a Cold Spring, nella valle dell’Hudson, La mia infanzia è stata molto creativa, ho speso molto del mio tempo fuori, esposta ad un sacco di creatività locale grazie a campi estivi e situazioni simili. I miei genitori mi hanno fatto conoscere molta musica interessante sin dalla più tenera età, ma per la maggior parte mi sono adoperata con i miei strumenti per scoprire la musica e l’arte che mi risultasse intrigante, cosa della quale vado fiera. Passando alla high school e scoprendo bands come Stereolab e Broadcast, imparando quanto potessi sulle sulle loro influenze e sui loro processi, questo mi ha aiutato molto a capire cosa volessi. Ascoltare incessantemente i Broadcast in giovane età mi ha realmente aiutato a capure come andasse fatta la musica e come le idee potessero prendere forma in maniera strutturata.

Dove sei ora? Quali sono le tue routine quotidiane fra musica e pittura? Hai un lavoro od al momento riesci a vivere grazie alla musica?

Sono a Brooklyn al momento, pronta a partire per il tour americano (l’intervista è stata ricevuta il 2 luglio ed il tour ha preso il via il 5 di luglio con date a Chicago, Bloomington , Louisville, Pittsburgh, Washington e Kingston NY finora, ndr.) La mia routine al momento è legata alla preparazione ed alla pianificazione del tour, al lavoro sulle registrazioni. Mi sto concentrando a capire dove sia creativamente e cosa voglia fare con i miei prossimi lavori. Scrivo e disegno con una una penna sul mio taccuino ogni giorno ed ho appena passato una lunga giornata a Central Park dove ho iniziato un nuovo diario, questa ê la mia ultima impresa. Non ho dipinto molto, per la maggior parte ho giusto disegnato. Non ho un lavoro al momento, penserò al tour fino alla fine dell’anno per poi guardare cosa succederà in seguito.

Ascoltando la tua musica si percepisce calma, un abbassarsi dei ritmi ed un senso di benessere, in qualchemodo uno stato di trance, dove ogni breve minuto si perde nella ripetizione. Cosa pensi sulla durata degli album e dei concerti? Credi che la concisione possa essere una virtù in questi giorni?

Hmm, bella domanda! Ho visto molta gente online parlare della durata dei concerti e dei dischi. Per me in realtà non importa. Se qualcosa è buona non ho interesse pignolerie sui dettagli, soprattutto in questo periodo della mia vita. Voglio che i diversi fattori di un lavoro risultino inerenti ad esso. La concisione può essere una virtù, certo, ma di nuovo, sono più interessata alla cinvinzione di un progetto. Amo concerti di ogni lunghezza, lunghi il giusto per essere decisivi, amo spesso quando così facendo alcune band suonino per 15-20 minuti.

Quali saranno le tue prossime mosse oltre al tour? Avremo speranza di vederto alle nostre latitudini?

Come dicevamo prima ho un breve tour negli Stati Uniti, poi staccherò per un mese prima di riprendere di nuovo la strada per tre date in Californi insieme ai Woods, per poi volare in Europa nel circuito dei festival. Per la maggior parte dei live suono tutto il disco ma molto varia anche fra show e show.

Hai qualche ascolto (visione, lettura) che vorresti condividere con noi, oppure qualche scoperta recente da consigilarci?

Ho appena finito il libro Bitter Water Opera di Nicolette Polek che mi è piciuto molto! Ho anche visto Melancholia di Lars Von Trier, finalmente, proprio la notte prima che il mio disco uscisse e ci penso da allora. Ho appena iniziato l’Amante di Marguerite Duras e mi ci sto appassionando. Nei mesi scorsi ho letto, scritto e registrato bem più di quanto sia riuscita ad ascoltare!

Grazie mille di tutto Anastasia ed ancora congratulazioni!

Grazie a voi!