Altin Gün – Aşk (Glitterbeat, 2023)

Sono passati ormai 7 anni da quando Jasper Verhulst, bassista olandese, potava su Facebook un annuncio in cui dichiarava di essere alla ricerca di musicisti turchi. Da qui la conoscenza dei futuri membri dorati. Ora tornate al presente, immaginatevi di poter prendete il territorio turco, alzarlo come se fosse una pelle disseccata al sole. Riempitela di tutte le sue spezie, i suoi ormoni, le sue follie e le sue anime. Poi appollotala, lanciatela fino ad Amsterdam, apritelo e stendetelo al sole. Altin Gün è entità che da diversi anni imperversa sul territorio, lambendo le sponde più virtuose in ambito di musica non allineata come Glitterbeat e Les Disques Bongo Joe. Qui ci risiamo, vibre anni ’70 come se nelle piazze principali della città si scatenassero delle jam sessions infinite, ed i sei componenti del progetto abbiano deciso di reinterpretare parte della loro storia musicale sotto una nuova luce. I dieci brani qui contenuti sono infatti tutti brani tradizionali, che assumono forme e significati di nuovo lucenti ed attuali. Il loro meglio lo esprimono quando riescono a trattenene meglio le loro forme, come nella minimale ed espressiva Dere Geliyor (che già ricordavamo nell’interpretazione di Tom Cora e degli Ex) ma anche quando sfrigolando tamburelli e sintetizzatori non c’è altro da fare che arrendersi ad una danza sudata e liberatoria. Registrato live con pochi microfoni, tutti e sei insieme in una stanza, si percepisce il sudore speso in registrazioni che da subito non trovano iun riscontro temporale. Potrebbero essere state fatte in qualsiasi stagione degli ultimi 50 anni e sarebbero state ugualmente funzionanti e carismatiche. La sensazione è che i musicisti si divertano suonando, risultando caldi e coinvolgenti.
Gli impasti vocali condivisi fra Erdinç Ecevit e Merve Daşdemir giocano su strutture rodate minuto dopo minuto, guidandoci in quello che sembra uno stato di trance e di assoggettazione indotta per la quale pagheremmo volentieri una tasse d’entrata. Noi ci saremo: visi impolverati, passetto avanti, passetto indietro, battito di mani.