Alessio Bondì – Sfardo (Malintenti/800A. 2015)

Sfardo è un disco fresco e scoppiettante. Un disco pop, leggero, ventoso, condito di quella intensa spensieratezza che anima il cuore della sicilia. E poi, sopra ogni altra cosa Sfardo è un disco cantato tutto in palermitano. E questo lo rende un disco necessario. Necessario nella misura in cui abbiamo un disperato bisogno di regionalismi lontani, di culture che sveglino un paese senza personalità e senza autostima culturale. Alessio non ci taglia fuori dal progetto cantando in dialetto, ma anzi ci avvicina a sé con un lavoro di indubbio valore internazionale. Ovviamente siamo abituati a farci sorprendere dalle novità della trinacria, cosa che capita da diverse decadi, ma confesso che questa obliqua trasposizione folk regionale ci ha lasciato spiazzati. Idealmente Alessio Bondì riprende il discorso abbandontato dal Pan Del Diavolo ai tempi di Io Sono All’ Osso. Un rock ‘n’ folk sparato sulla strada dei Candelai, con la puzza di stigghiole, il casino e il vociare dei giovani fino alla mattina. Un disco raffinato, ma non leccato, commerciale, ma di nicchia. Non perdiamo di vista Alessio Bondì perchè ha un sacco da raccontare e della sicilia non ce ne mai abbastanza. Wild-wild-wild Rosaliaa!