Alessandro Adelio Rossi torna a lavorare per immagini, dopo la collaborazione con Maurizio Panseri ed Alberto Valtellina per La bicicletta ed il badile di 2 anni e mezzo fa. In questo caso sono Gianni Canali e Luca Cató a coinvolgerlo per Abbecedario naturale, documentario che approfondisce la figura dello scultore ed artista bergamasco Cesare Benaglia. Curiosamente i toni dell’immagine di copertina riportano ad un’altra bellissima colonna sonora uscita negli scorsi anni, quella Cormorani di Paolo Spaccamonti e Ramon Moro nei quali era presente però una gioventù in copertina, mentre qui abbiamo il Benaglia di spalle, stagliato in un campo con un convento all’orizzonte, illuminato dal sole. La musica di Alessandro Adelio Rossi è delicata, lineare e suggestiva: prende con sé i rumori del vento, degli uccelli e di una natura che sembra essere sospesa, in attesa che qualcosa si compia. La chitarra, i suoni reiterati ed il pianoforte, leggeri e misteriosi tocchi elettronici compongono un’ambiente fatto di poche cose, tutte giuste. È musica che accende improvvisi interessi e che ronza in testa, musica che spinge sempre un po’ più in là evitando le soluzioni di comodo, a costruire un altro pezzo di mondo di AAR, dopo il suo Òpare. Un mondo che vede connettersi il ritmo della natura, della contemplazione e dello sguardo lanciato lontano. Un mondo dove il suono trova una strada personale che non si limita ad offrire un commento ma che mostra di sé stesso scheletro ed impalcature. Un mondo, un film, un personaggio ed un’artista, per ora ancora preclusici, che rischiano di emozionarci ancor più di queste musiche. Il rintocco di uno xilofono in Mio cedro ci risvegliano prima del finale: un dialogo fra un artigiano ed il suo materiale, fra un musicista e le sue note, dialoghi brillanti e misurati. Recuperatevi questo disco e cercate il documentario, poi tornate a ritroso, su Benaglia, su AAR, sulla bellezza ed il tocco evocativo.
Alessandro Adelio Rossi – Abbecedario naturale
