AA.VV. – Funk In Italia (Funk In Italy, 2009)

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Questa recensione è stata un parto lungo ma per nulla sofferto, il fatto è che recensirsi una doppia compilation funk nostrano per quanto sia ancora nelle mie corde (soprattutto acute e con il wah) implica sentirsela per bene. Non vorrei dire castronerie, ma mi pare che uno dei grossi promotori di questo "who’s who" della musica nera all’amatriciana sia il Bobby Soul di cui potete leggere un’intervista nell’apposita sezione.
Il fatto è che fra le varie tracce bene o male, oltre a comparire nomi più o meno conosciuti ci sono anche vip decaduti/decadenti Gegè Telesforo che nei miei ricordi adolescenziali conduceva Doc insieme ad Arbore (suo zio?), ad un cameo di Johnson Righeira fino ad arrivare a Tormento (dei Sottotono) e a Andy Luotto. Ad ogni modo, come era facile auspicare il contenuto del disco è molto omogeneo ma in entrambi i cd anche in questo caso gli highlight saltano all’orecchio, nel primo dei due dischetti bene o male i pezzi hot si trovano nella parte centrale così dopo tre tracce i Ridillo vanno a segno con un pezzo dal ritornello a presa rapida, i Bisca (che non sentivo da secoli) vanno di hard funk con tanto di testo da c.s.a. che non esiste più (bei tempi guagliò, eh?). Dopo un Bobby Soul e Les Gastones più o meno in media con il disco arriva la prima sorpresa dei The Soul che tengono fede al nome sia a livello di resa che di mood. I Funk Off con Telesforo non tradiscono i miei ricordi di lui che cantava bene (ma non faceva o’ blues?!), ma anche meglio i The Mood Collective di Dio Nella Tua Pelle con la loro rilassatezza che alla lontana ricorda i migliori Funky Porcini rallentati nei bpm e nel mood di Enzo Avitabile che jamma con i Casino Royale. Sul secondo disco Tormento e Yoshi aprono bene, ma quelli che in positivo non si smentiscono sono i Dirotta Su Cuba. Il disco è meno funk tradizionale ma preso più alla larga, così c’è posto anche per Bertallot con un pezzo con cassa dritta che ricorda che dietro agli Areoplani Italiani c’era lui, notevole la traccia dei Commandmentz che seguono il fil-rouge notturno di Bertallot a distanza ravvicinata. Anche la produzione dei Sex FM è parecchio buona, insomma roba davvero da air-play in orari lavorativi, roba quasi inedita per le pagine di questa fanzine dedicata a musica lugubre-segalitica e sperimental-punk-post-sa-il-cazz-cosa. Ottimi anche i Funckallisto. Eroe del lotto Valerio Manni con Johnson Righeira, ma ha appunto assoldato un fuoriclasse ed il testo è soul-trash quel tanto che basta. Mi spiace non poter menzionare tutti i gruppi che mancano facendo diventare la recensione una vera lista da pagine gialle, ma resta che bene o male si tratta di una sorta di mappatura per tutto il circuito, insomma per una volta “meglio blackalicious piuttosto che Sid Vicious”.