The Blue Smarties - Fruit Tree Feeling (Sorted, 2001) Motormark - Our Lips Are Sealed (Dark Mink, 2001) Structure Factor 8 - A Conveniently Placed Closed Minded Fellow (Ionik, 2000) Structure Factor 8 - We Beat Penicillin (Ionik, 2001) Post-Haste - Adventures Of A Mathematician (Ionik/DataWasLost, 2000) Personalmente non ho idea di come si senta un albero da frutti. Forse perchè sono maschio. Mah! Vallo a capire. Dall'etichetta che ci ha portato grandi nomi dell'undergound inglese, gente da 7" insomma, quali Freed Unit e i Discordia, parenti stretti della crew di Leicester (Airport Girl e Fortuna Pop recs). Ecco abbastanza in sintesi la proposta della band. Synth pop, poco rumoroso e ben prodotto. Roba da Shifty Disco, in poche parole. Qualche coretto, due voci (uomo/donna), pezzi cantabili, suoni plasticosi. Poco, molto poco all'orizzonte. Di ben altro tenore il ritorno dei Motormark su DarkMink. basi elettroniche insistentissime e coretti. Gli Helen Love nel 2001. La cover delle Go-Go's è quanto di più sputtanato io abbia sentito, già li amo! Poi un remix di Glaswegiano del giro Jeepster. Un bel dischetto per chi rimpiange i Bis di TeenCPower! Tamburelli per Michael Winters! Coretti e chitarrini per questo progetto onemanband. Ingenuità sixties e, a parte la voce un po' nasal-telefonata, un risultato a bassa fedeltà adatto ad un party di giovani collegiali americani. Oltre il doppio delle tracce sulla seconda uscita di SF8. Oltre quaranta minuti di...esattamente la stessa cosa! Si nota una decisa e più netta presa coscienza dei mezzi e un miglioramento non solo nell'audio (già accettabile comunque sul debutto) ma anche in una migliore cura dell'arrangiamento. Qui si delineano anche alcune influenze comunque non troppo marcate: i Guided By Voices e i Magnetic Fields. Il discorso è sempre indiepop molto lineare ma mai eccessivamente di maniera. Unico consiglio: comprare assolutamente un nuovo microfono per la voce che purtroppo manca assolutamente di spessore, trovandosi spesso fuori contesto. Pezzo decisamente più pregevole della produzione del sig.Winters è sicuramente la collaborazione con cotal GDMills, coautore di tutti i sei brani contenuti nel CDR a nome Post-Haste. La distanza da Dayton, Ohio non deve essere decisamente eccessiva, lo stampo lo-fi dei GBV è ancora più evidente, qui compaiono oltre a citazioni vocali sixties anche dei battiti ritmici di mani che non lasciano scampo ad equivoci. Stesso DNA e coretti divertiti. Da sottolineare la presenza nel gruppo anche di Mike Fair (aka Travels The World). Prodotto decisamente superiore ai precedenti. Produzione comunque piacevole quella di questo personaggio, se vi capita dategli assolutamente una possibilità, magari in un futuro prossimo potremmo anche ritrovarcelo in ambienti meno nascosti... Youth Aflame (The Choppers) - S/T (Summersteps, 2000) Kid Icarus - Maps Of The Saints (Summersteps, 2001) Susan's Child - The Staring Problem (Summersteps, 2001) Psychatrone Rhonedakk - Keep On Psychedelic Mind!!! (BPS, 2001) Mini speciale sulla produzione di questa CDR-Label di Moscow, PA, USA. Etichetta piccola e con le idee chiare nel pubblicare quello che gli passa per la testa, puntando moltissimo però nel cd tributo a Jandek, lume tutelare della scena più DIY d'Oltreoceano, dove trovano posto anche ospiti piuttosto famosi... Ma intanto vediamo le singole uscite: gli Youth Aflame (The Choppers) le definiscono sperimentazioni artistiche... Wow. Un disco di suoni trovati piuttosto interessante. A volte, ma solo a volte, sfiora per qualche secondo atmosfere alla Flying Saucer Attack. Più spesso è un collage/pastiche di PinkFloydiana memoria. A parte la meravigliosa foto di copertina, è difficile dargli più di tre stellette. Bisogna ammettere che qui e là regala dei gran bei momenti, vedi le ballad a bassissima fedeltà. E' come se i Bikeride si fossero dimenticati il microfono acceso, e il cervello spento... Chissà dal vivo! Probabilmente non salgono neanche sul palco ma accendono un microfono verso il pubblico e guardano cosa succede dal bar... Diciannove pezzi con molta più logica invece per Kid Icarus che si muove su sentieri di classicissimo cantautorato. Ci troviamo nè più nè meno nei dintorni dei vecchi Guided By Voices, che pare continuino a mietere adepti nel nuovo continente. Se le etichette anche indie ma maggiori puntano ormai alla ricerca di sempre nuovi trends le piccole CDR labels trovano ancora piccoli gioielli di DIY lo-fi pop. Tra queste spicca la cover dei fratelli Gibb (alias i BeeGees) di Holiday... Non saranno i Palace Bros ma comunque si lasciano apprezzare. I Susan's Child sono l'ennesima onemanband dall'ottimo songwriting che trae ispirazione più dal pop inglese (Beatles ed epigoni soprattutto). Interessante fino al punto in cui canticchierete le canzoni battendo il piedino. Nessuna altra pretesa, carina la cover di Prince. Un buon passo successivo potrebbe essere secondo me passare ai classici francesi (Gainsbourg su tutti), sarebbe piuttosto curioso sentire cosa ne può uscire... Tutti i CDR stanno tra i quattro e i sei U$Dollar$, approfittatene! Sempre legato alla Summersteps è anche Psychatrone Rhonedakk. Un tipo semi recluso che, ispirato dalla fantascienza e dai filmazzi, dalla psychedelia e dai krauti, se ne esce ogni tanto con questi CD - piuttosto indigeribili, ad onor del vero. Trip paranoici da LSD come lui stesso li definisce. Secondo me è un hippy che c'è rimasto... Comunque il lavoro è buono e i suoni pure, magari un po' riciclati/già sentiti, ma... Tino - Honour & Disgrace (Another, 2001) Tino - Tenderness & Lust (Another, 2001) Architectonic #33 - S/T (Another, 2001) One For Jude - Figures (Wrong Again, 2001) Sweet Ohm - Stories Of Here (Autoprodotto, 2000) Tempus Fugit - Drinking Songs For Vacuum Cleaners (Another, 2001) Vincent Seguret è il mentore dell'operazione Tino e Another recs. Il suo è un cantautorato di buona fattura che trasuda momenti alla Nick Cave & friends cantato in un inglese con forte accento francese, con quel nonsocchè di stentato e curioso. Peccato solo per le batterie elettroniche che sfigurano nel confronto con un batteria spazzolata che si può facilmente immaginare... Altro referente diretto è l'Aidan Moffat degli Arab Strap. Specie quando si parla di birre... Ma i francesi non bevevano solo vino rosso e pernod? :-) Qualche filino di anni '80, Smiths e Smog. Il secondo CD non fa che aumentare i referenti anni '80 vista la produzione molto d'epoca... Un buon ascolto di entrambe le uscite è permesso. Temo che, alla lunga, possa un po' stufare... Da notare Outside Is Dangerous, il pezzo migliore delle due raccolte. L'utilizzo piuttosto poco esaltante dell'elettronica nei dischi solisti sfocia in questo EP strumentale a nome Architectonic #33. Sicuramente qui ci sono elementi di interesse maggiori che nel resto della produzione. Bella e d'effetto la seconda traccia e la già citata radiocronaca. Ottimo lavoro, da migliorare ancora, ma ottima partenza. I One For Jude invece sono il gruppo che mi aspetterei dalla Francia, colti, con citazioni etnico contemporanee, la fisarmonica e le chitarre acustiche. Un po' di Yann Tiersen e un po' dei cantautori classici. Qualche passaggio accattivante e atmosfere per un tango con la fidanzata... Un vago sentore di anni ottanta, neanche troppo vago, un qualcosina degli ultimi Einsturzende Neubauten... Un pezzo li avvicina fortemente ai nostri Perturbazione. Alla fine vengono fuori, un po' a fatica, ma si lasciano ascoltare con piacere. Ovviamente parigini... Per Sweet Ohm invece ANNIOTTANTA!!! E i suoni sono proprio quelli, le atmosfere quelle. Incroyable (credo si scriva così!). Super. Una specie di Atom&HisPackage più serio e soprattutto francese. Ma si fa amare, specie nelle parentesi più orecchiabili. Rimane tuttavia appesantito proprio da questo suo eccessivo filologico attaccamento al sound. Un po' fine a se stesso... C'è del postrock nel tempo che passa (Tempus Fugit) e che, sfuggente, non rimane. Le atmosfere dilatate e i suoni portano alla mente certe band lievemente screziate di jazz e lievemente intontite da suoni contemporanei. Purtroppo il CDR pecca di una certa eccessiva eterogeneità di atmosfere. Quindici pezzi sono forse un po' troppi e il gioco non regge per quasi un'ora di musica... Un po' pesantucci. |